EUROPEO 2020-2021: ITALIA IN SOFFERENZA, DANIMARCA SUL VELLUTO.

ITALIA AUSTRIA = 2-1 (95° Chiesa, 105°Pessina, 114° Kalajdzic)

– Quarti sì, ma che patemi. L’ Austria per gli azzurri si è rivelata un avversario ostico, più del previsto. Mancini, durante la conferenza stampa, ha detto che “la sofferenza può ” far bene, ma in realtà non era prevista. Perché sì, il “Das Team”, “La squadra”, come la chiamano i suoi tifosi, ha qualche ottimo elemento, come Alaba e l’ex interista Arnautovic (qualche presenza in neroazzurro proprio l’anno del triplete con Mou per lui), ma di certo era un avversario decisamente abbordabile alla vigilia. Eppure la nazionale soffre, tanto, soprattutto nel secondo tempo.

Se a Wembley il primo tempo inizia bene, sprecando forse troppo e colpendo anche un palo con Immobile, fino a quel momento di nome e di fatto, poi si spengono pian piano. Nella ripresa, dopo i primi 45 minuti finiti a reti inviolate, ci si sarebbe aspettati un rientro in campo da leoni, mentre la nazionale si è pian piano spenta, lasciando l’iniziativa ai rivali. E’ un’ Austria pimpante quella che entra in campo nella ripresa, infatti va persino a segno col solito Arnautovic. Sono attimi di terrore nel “belpaese” come tra i pochi tifosi azzurri sugli spalti, ma per nostra fortuna il controllo del VAR stabilisce che l’ex interista era di poco avanti la linea del fuorigioco. E’ un fatto geografico, quindi non si discute: si torna sullo 0 a 0. Stessa sofferenza, sempre al VAR, su un rigore di Pessina quasi certo, ma per fortuna ci salva ancora una volta il fuorigioco e il controllo al Var. L’azzurro ha sgomitato in area sì, ma un calciatore che era in netto fuorigioco.

Si va quindi ai supplementari e Mancini fa alcuni cambi decisivi, soprattutto quello di Chiesa. Lo juventino entra e segna; pallone servito da un grande Spinazzola, palla in area proprio per Chiesa, che controlla un pallone comunque difficile di testa e poi col sinistro la mette dentro.

E’ 1 a zero per gli azzurri che, poco dopo, raddoppieranno con Pessina, secondo gol consecutivo il suo, dopo quello al Galles: c’è un lancio in area del solito Spinazzola per Insigne, che la dà ad Acerbi, la palla è in area, il laziale la difende bene per servire Pessina che fa centro. E’ due a zero, siamo al 105 minuto, ma c’è ancora spazio per la sofferenza: infatti a 5 minuti dal fischio finale è Kalajdzic che di testa, su un angolo, beffa gli azzurri e accorcia. Adesso siamo sul 2-1. Finalmente passano i 5 minuti fatali, finisce, da Londra voliamo ai quarti dove affronteremo la vincente tra Belgio e Portogallo, ma che sofferenza.

GALLES – DANIMARCA = 0 – 4 (27° e 48° Dolberg, 88° Maehle, 90’+4° Braithwaite)

– All’ Amsterdam Arena non c’è storia e la Danimarca travolge il Galles. Segno evidente che l’ Italia ha sì fatto un ottimo girone, ma che gli avversari forse non erano gran cosa.

E’ la prima volta che le due nazionali si incontrano in un campionato Europeo e per il gallesi finisce veramente male, con una goleada. Eppure i “draghi” partono anche bene, grazie a un’ iniziativa del  giocatore più prestigioso e costoro, Bale, un bel tiro il suo, che va fuori di poco. Ma pi c’è solo la Danimarca, che al 27° minuto si porta sull’ uno a zero con un rapido scambio sulla trequarti tra Maehle e Damsgaard, palla a Dolberg, che la stoppa e fa un tiro in diagonale angolatissimo e dunque imprendibile per il portiere del Galles. E’ 1 a zero. Da quel momento il Galles, che puo’ recriminare qualche fallo non visto dall’ arbitro ma nulla di più, non esisterà più e nella ripresa i danesi dilagano. Nei primi minuti raddoppiano sempre con  Dolberg, l’azione del raddoppio nasce da un fallo di Kjaer e per questo i gallesi giustamente si arrabbiano, ma al di là di questo dettaglio, è una goleada. Danimarca ai quarti, Galles a casa.

MARCO TOCCAFONDI BARNI

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