Riflettere sui dati quantitativi delle elezioni amministrative del maggio 2006 e 2011, e su quelli di alcune altre tappe elettorali successive, potrebbe forse tornare utile al momento di “fermo” politico, o apparente, di Cariati. La tornata delle elezioni comunali del 2011 registrò la partecipazione del 58,06% degli aventi diritto di voto. Chi vinse l’avv.Filippo Giovanni Sero non segnò, però, una vittoria netta rispetto agli altri due candidati, la dr.ssa Greco e l’avv.Mario Sero. In sostanza, le differenze non furono così drastiche. Ma questo significa poco, perché si governa e si vince un’elezione anche con un solo voto in più rispetto all’avversario politico. Nell’appuntamento elettorale precedente del 28 maggio 2006 l’avv.Filippo Giovanni Sero prevalse con un distacco chiaro e netto rispetto agli altri due concorrenti alla carica di Primo cittadino, il dr.Alfonso Cosentino e l’avv.Mario Sero. La partecipazione dei cittadini si attestò anche all’epoca sul 58,66% dei potenziali elettori. Per le elezioni regionali dello scorso novembre il dato più eclatante é stata la scarsa partecipazione al voto. Davvero residuale. Solo il 33,96%. L’elemento che emerge, più degli altri, dall’analisi dell’elezioni amministrative 2006 e 2011, é la frantumazione del voto tra tre candidati alla poltrona di Sindaco. Sarebbe auspicabile che all’appuntamento della prossima primavera si arrivasse, quindi, con meno candidati alla carica di Primo cittadino. Ciò per evitare la dispersione del voto. Insomma, il modello del tripolarismo di candidature per il problema dell’astensionismo, creerebbe qualche problema di chiarezza nelle future alleanze politiche. Fare ondeggiare gli elettori nuovamente tra tre sponde politiche, in una comunità piccola quanto Cariati, comporterebbe solamente tanta confusione. E non é più tempo. C’é da sperare allora che la prossima competizione elettorale sia all’insegna di quel primato vero e concentrato della politica, proclamato con forza in lungo e in largo a tutti i livelli, che rischia nei fatti di subire una pericolosa corrosione. Urge una leadership politica che sappia coinvolgere i cariatesi, avendo forti e coraggiose capacità aggregative. Nicola Campoli
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