Duplice nota al prefetto di Cosenza per la mancata convocazione del consiglio comunale.

Non c’è ombra di tregua tra la minoranza e l’Amministrazione Comunale. L’argomentazione odierna del contendere è la mancata convocazione urgente del consiglio comunale richiesto, dall’opposizione in data 09 marzo scorso, con sei punti all’ordine del giorno e in data 20 marzo con una nuova integrazione di richiesta di convocazione del consiglio con altre due problematiche. Non essendo stato convocato il consiglio nel termine dei venti giorni, ai sensi dell’articolo 39 del T.U. 267/2000, i quattro esponenti della minoranza Filomena Greco, Francesco Cosentino, Mario Sero e Tommasino Critelli, con nota del 29 marzo scorso hanno chiesto al prefetto di Cosenza di voler intervenire ai sensi del 5 comma dell’art. 39 T.U. 267/2000 “per arginare l’accumulo di una situazione debitoria che i cittadini saranno chiamati a pagare”. Non essendoci stata alcuna determinazione da parte dell’Amministrazione Comunale, la minoranza ha inviato una nuova nota scritta al prefetto di Cosenza: “manifestando la loro preoccupazione ed il loro disappunto in ordine al silenzio omissivo dell’Amministrazione Comunale rispetto ad un sacrosanto diritto dei consiglieri comunali, anche perché gli argomenti proposti all’ordine del giorno rivestono carattere di eccezionale urgenza ed importanza, stante il grave stato di insolvenza del Comune di Cariati rispetto ai tanti creditori e la grave situazione che si è venuta a creare a seguito della risoluzione unilaterale del contratto di riscossione dei tributi ed entrate comunale con la Sogefil, che ad oggi non ha effettuato alcuna rendicontazione in ordine alla riscossione, nonché il mancato rispetto del Patto di Stabilità per come recentemente certificato da parte del Comune di Cariati”. La nota di Filomena Greco, Francesco Cosentino, Mario Sero e Tommasino Critelli si conclude: “ci corre l’obbligo di evidenziare, inoltre, il comportamento dilatorio del sindaco di Cariati il quale con nota del 02/04/2012 si è fatto lecito invitare il presidente del consiglio comunale, dimissionario con nota del 28 marzo scorso, per la convocazione del consiglio. I sottoscritti insistono nella richiesta del Suo intervento autorevole, atteso che non appare più procrastinabile l’omessa convocazione”.

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