BEATIFICAZIONE DON VITETTI: APERTI I PLICHI IN VATICANO, ORA SI VALUTANO LE TESTIMONIANZE

(Fonte: “IL CROTONESE” del 21.11.12 pag.25) Cresce l’attesa delle chiese di Cirò e Cariati, dopo l’apertura ufficiale in Vaticano dei plichi di don Alessandro Vitetti, sacerdote maestro di anime, modello di virtù cristiane, con la speranza che, al più presto, venga innalzato agli onori degli altari. Mercoledì 14 novembre scorso erano presenti nella Capitale all’apertura dei sigilli in ceralacca e alla verifica dei documenti, insieme ai membri della Congregazione romana delle cause dei Santi, lo stesso arcivescovo di Rossano – Cariati Santo Marcianò e il postulatore don Giuseppe Praticò. I plichi contengono tutta la documentazione giuridica, storica e teologica relativa al Servo di Dio, ed erano stati inviati da Marcianò a Roma dopo la solenne chiusura della fase diocesana del processo, durato tre anni, avvenuta il 24 marzo 2011, che ha impegnato nell’iter l’Ufficio Diocesano per la promozione delle cause di beatificazione e canonizzazione, diretto da don Giuseppe Scigliano. Sono ora al vaglio della Santa Sede tutti i documenti raccolti e le testimonianze necessarie al prosieguo del processo riguardante il sacerdote originario di Cirò che, dal 16 giugno 1940, data della sua ordinazione presbiterale, ha svolto a Cariati il suo intenso ministero fino alla morte. La Commissione romana, una volta esaminate le dichiarazioni dei testimoni e aver preso atto della documentazione allegata alla relazione storica, dovrà esprimersi circa l’esistenza della fama di santità e dell’esercizio eroico delle virtù che sono stati oggetto dell’accurata inchiesta diocesana. Le testimonianze raccolte nei tre anni hanno fatto emergere la figura di un uomo e di un sacerdote profondamente innamorato di Dio, che ha sempre vissuto il suo impegno pastorale in povertà di spirito senza nulla anteporre al Signore ed alla salvezza del popolo di Dio affidatogli. Don Vitetti era conosciuto anche per il suo elevato spessore spirituale, caratterizzato da un forte amore per la preghiera, insieme ad una grande saggezza ed umiltà e ad un’autentica semplicità evangelica. Nella sua vita ricoprì incarichi di responsabilità: vice rettore nel Seminario Vescovile, docente di latino e greco, direttore spirituale; sotto l’episcopato mons. Faggiano (1936-1956), fu Cancelliere della Curia Vescovile e Direttore dell’Ufficio Amministrativo Diocesano, assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e dei Laureati Cattolici. Accompagnò il vescovo Semeraro (1957-1967) a Roma durante i lavori del Concilio Vaticano II. Svolse anche un’intensa attività di predicazione in convegni diocesani e corsi di esercizi spirituali in qualità di missionario dell’Opera della Regalità. Dal 1969 al 1987 fu parroco della Cattedrale; morì a Cariati il 24 febbraio 1995, dopo una lunga malattia, assistito amorevolmente dalle sorelle del Centro Missionario di Santa Gemma. I suoi resti riposano nel cimitero del paese natale, Cirò, e sono meta di un pellegrinaggio continuo di fedeli. Emilia Vitetti, la più grande dei nipoti di Cirò, intervenuta nella Cattedrale di Cariati con altri familiari all’apertura del processo, nell’occasione aveva affermato con gioia: “Noi nipoti, fin da piccoli, abbiamo colto la dolcezza del suo sorriso santo, lo sguardo serafico; dicevamo: lo zio si farà santo, ma non pensavamo certo di arrivarci”.

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