DON MOSÉ RINGRAZIA GLI EMIGRATI E TUTTI COLORO CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA CHIESA DI TRAMONTI

Stamattina la processione con la Madonna di Lourdes, pomeriggio la consacrazione del luogo sacro da parte dell’Arcivescovo

di Maria Scorpiniti

Festa grande oggi a Cariati per l’inaugurazione della nuova chiesa nella frazione Tramonti. Stamattina, alle ore 10.30, da Cristo Re partirà la nuova statua raffigurante l’immagine della Madonna di Lourdes, a cui il luogo di culto sarà dedicato, che arriverà in processione fino alla contrada rurale distante circa tre chilometri; pomeriggio, alle ore 17, sarà l’arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, a consacrare l’altare e la chiesa e a celebrare la prima messa.

Don Mosè Cariati, alla guida della parrocchia Cristo Re dal 2007, di cui Tramonti fa parte, in questo giorno speciale e molto atteso dall’intera comunità cariatese rivolge un saluto particolare e un affettuoso ringraziamento a coloro che, a vario titolo, hanno contribuito affinché questo “sogno” potesse diventare realtà. In particolare, ai tanti concittadini emigrati all’estero, in Germania e in Svizzera, a quelli che per motivi di lavoro o di studio sono nel nord Italia e ai villeggianti che d’estate popolano la frazione Tramonti all’interno dei villaggi turistici.

<<Le offerte per la nuova chiesa sono state frutto della generosità di tanti, paesani e non, di cariatesi che vivono fuori, all’estero, ma anche il frutto delle feste della Madonnina, delle sagre, delle riffe e della grande festa estiva di San Rocco, per questo un grande ringraziamento va al Comitato San Rocco e al Comitato Tramonti – dichiara don Mosè – tutti hanno fatto a gara per lasciare in questa opera un po’ dei loro sacrifici e sudori sparsi in terra, in mare e all’estero, come testimonianza d’affetto alla loro terra natia e di ringraziamento alla Madonna per averli fatti salvi dalle tribolazioni>>.

Infatti, nelle varie fasi dell’edificazione, durata quattro anni dalla posa della prima pietra, non sono bastate le offerte di soldi e materiali, è servito anche il lavoro di molti volontari e parrocchiani, come quello indispensabile del gruppo San Giuseppe Operaio che, armati della loro sapienza professionale, sotto il sole e sotto la pioggia, hanno dedicato il loro tempo prezioso al lavoro gratuito per portare avanti e completare questa preziosa opera.

Il sacerdote ribadisce ancora una volta di non aver attinto ad alcun finanziamento pubblico, ma di essersi affidato sempre alla Divina Provvidenza, concludendo: <<Tanti sono stati gli ostacoli superati, le difficoltà incontrate, ma il Signore ci ha assistiti sin dal principio e in ogni bisogno ci ha sempre guidato nella costruzione della sua chiesa, che consegniamo ai giovani come punto di riferimento e insegnamento di solidarietà e fattiva collaborazione. Grazie a tutti e soprattutto grazie alla Madonna>>.

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