CRISI DI GOVERNO E ELEZIONI ANTICIPATE, COSA NE PENSANO I CARIATESI ?

Le opinioni dei cariatesi su crisi di governo e elezioni anticipate. 

di Marco Toccafondi Barni


Almeno a sentire i cariatesi il temuto “spettro” dell’ astensionismo non dovrebbe aggirarsi per Cariati il prossimo 25 settembre. Data fissata per le ormai imminenti elezioni politiche, subito dopo la caduta del governo Draghi. Un ennesimo tecnico prestato alla politica che, guarda caso, ha avuto l’identica durata di un suo celebre predecessore: Mario Monti. E’ stata infatti di soli 5 giorni la differenza tra i due esecutivi cosiddetti tecnici. La solita fine triste di ogni “partita” tecnica. L’evidenza che in Italia esiste sí un’ iniziale fascinazione per il tecnico, ma poi gli italiani vogliono partecipare con la politica.

Cariati non fa eccezione, anzi. Ad ascoltare alcuni residenti pare che quasi tutti voteranno il 25 settembre. Sará giá autunno, anche se qui a Cariati presumibilmente l’estate padroneggerà ancora come clima e temperature. Eppure traspare lo stesso una gran voglia di partecipare e recarsi alle urne. Ovvio, con tutte le divisioni e le disillusioni del caso, che in fondo hanno segnato il destino e la breve vita del governo uscente. Tra i cariatesi ascoltati c’é chi avrebbe preferito una fine di legislatura a scadenza naturale (febbraio), ma anche chi alla fine crede sia stato meglio cosí e di certo non ama l’ex numero 1 della BCE. E’ il caso di Sabatino Tosto, un piccolo imprenditore molto noto in cittá. Per anni ha gestito un supermercato (dove oggi sorge il Despar) per poi gettarsi in un’ altra avventura imprenditoriale, la produzione di quelle eccellenze gastronomiche calabresi che deliziano il palato di tutti gli italiani e non solo. Sabatino parla chiaro: “Sinceramente Draghi non mi ha mai convinto, anzi, perché essendo un grande banchiere tende a fare gli interessi dei grandi gruppi, dei ricchi e dei poteri forti. Sai, ho lavorato per anni nel settore della distribuzione alimentare e l’ho sempre detto ai miei colleghi che le multinazionali del settore ci avrebbero pian piano schiacciato ed estromesso dal mercato, facendoci chiudere o fallire”. Draghi – prosegue il 49enne – nonostante quel che possono dire i media, che spesso manipolano la realtá, fa parte di quella cultura che in fin dei conti avvantaggia i potenti a discapito dei deboli”.

Tuttavia, essendo un imprenditore, Sabatino si mostra pragmatico: “Ovvio, poi se mi si chiede se avrei preferito arrivare a febbraio, alla fine della legislatura, ammetto che forse era meglio, bado al sodo e vorrei la stabilitá per il mio paese come con la Merkel in Germania, ben 16 anni, perché fa bene all’ economia, ma siccome ormai le cose sono andate cosí se andró a votare preferisco uno come Conte a Draghi”. Di parere opposto un’ altra voce importante da ascoltare in cittá, quella di Luigi Paluccio. E’ un cariatese di adozione, ma nativo della vicina Crotone. Paluccio, a causa del suo lavoro di amministratore di condomini, ha infatti costantemente il polso della situazione di numerose famiglie della classe medio – bassa, che magari non riescono ad arrivare a fine mese per l’aumento dei prezzi causa un’ instabilitá legata a pandemia, guerra e ora crisi di governo e elezioni anticipate. Ha persino un passato da assessore per un piccolo Comune in Abruzzo. Un’ esperienza bella, interessante e formativa, la definisce: “Ero favorevole al proseguimento di questo governo – spiega l’uomo – perché dava stabilitá e certezze al paese, difatti l’Italia da qualche tempo aveva acquisito quella fiducia e la credibilitá che, a livello internazionale e sui mercati, spesso sono mancate. Il tutto – prosegue Paluccio – grazie a un italiano che gode di un’ enorme stima nel mondo, l’attuale crisi e le elezioni anticipate fanno tornare il paese ancora una volta indietro”. “Esiste poi una questione di scadenze importanti – argomenta il professionista – come quella legata agli aiuti del PNRR e che adesso potrebbero essere messi a rischio, proprio come le agevolazioni alle famiglie. Se andró a votare di sicuro non opteró per chi ha provocato questa crisi, bensí per quei candidati piú responsabili”. Anna é una pensionata e anche lei é stata commerciante, visto quando lavorava gestiva un negozio di frutta e verdura, avrebbe preferito che Draghi fosse rimasto al suo posto: “Mi sembra una persona seria e competente, sicuramente meglio di chi ci ha governato in passato, comunque andró a votare solo se mi piaceranno i candidati e in base ai programmi, altrimenti stavolta potrei anche astenermi”.

Severo il parere di Vincenzo, un altro pensionato che, come tanti qui a Cariati, é tornato nella sua terra dopo 30 anni di duro lavoro in Germania, dice: “Ho trovato il comportamento di Conte poco serio e quasi al limite del ridicolo, incomprensibile, si é dimostrato un dilettante della politica, andró al voto e sicuramente non sceglieró né il populismo di destra né quello del movimento 5 stelle”. Infine Antonio che invece crede in Conte: “Mi sembra il migliore di tutti, lo seguo anche su Facebook e puntualmente mi arrivano le notifiche quando fa un discorso o una dichiarazione, secondo me rispetto ai politici tradizionali é meglio lui”.

Opinioni e pareri differenti, come é giusto e naturale che sia, ma un’ unica certezza: la voglia di partecipare.

Non resta che aspettare domenica 25 settembre. A Cariati come nel resto d’Italia.

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