Crestini: un Sindaco “vero”

Un esempio di coraggio e altruismo

Mi appello alla sensibilità delle istituzioni locali e nazionali, affinché si “costruisca” un percorso qualificato in ricordo di Emanuele Crestini, Sindaco del Comune di Rocca di Papa, deceduto a seguito della violenta deflagrazione che ha investito la Casa Comunale lo scorso 10 giugno. 

Purtroppo il Primo cittadino dell’amministrazione comunale dei Castelli romani non è riuscito a salvarsi, perché troppo gravi le ustioni al volto e alle braccia, ma soprattuto ai polmoni, a seguito della prolungata presenza dello stesso nei locali invasi da fumo. 

Un esempio di coraggio e altruismo nei confronti dei suoi colleghi Consiglieri e dei dipendenti comunali che si attardavano nella sede del Municipio, dopo la drammatica esplosione provocata da alcuni lavori che si stavano compiendo in strada. 

In una società dove tutto si consuma velocemente si rileva importante dare valore a circostanze come quella accaduta nella provincia di Roma, che aiutano a far riflettere, dove l’amore e la generosità hanno per molti ancora un grande valore. 

Una cartina di tornasole che ha il suo significato in termini di umanità da diffondere, prendendosi cura di chi è seriamente in difficoltà. Non ci fermiamo davanti all’atto simbolico della concessione della medaglia d’oro al valore civile. Sarebbe troppo poco e semplice per un Sindaco “vero” che ha mostrato un grande senso di apparenza e responsabilità. 

Serve dell’altro per seminare una memoria “costruttiva e itinerante”, quale esempio di insegnamento nei confronti delle nuove generazioni, che rappresentano la classe dirigente del domani, a partire da coloro che andranno a ricoprire il ruolo di amministratori pubblici nei piccoli Comuni italiani. 

Ecco potrebbe essere proprio il terreno dei micro Municipi d’Italia, più del cinquanta per cento delle amministrazioni comunali italiane, quello sul quale insistere per ricordare un amministratore che ha perso la vita, abbandonando per ultimo quel luogo che considerava, innanzitutto, casa sua. 

Serve seminare la buona politica che è fatta di ragione e passione e il caro Emanuele Crestini ne aveva da vendere senza alcun dubbio. 

Nicola Campoli

 

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