COMUNICAZIONE, VERA SFIDA SONO CONTENUTI.

MONTESANTO: NON AVERE PAURA DI ALZARE LIVELLO

Cosenza (Cs), Venerdì 1 Novembre 2019 – Comunicazione e social, la vera sfida dei prossimi anni, sulla quale non conviene a nessuno abbassare la guardia, resta quella dei contenuti. E, quindi, quella della formazione, della professionalità e della regolamentazione dei linguaggi dell’homo digitalis. Che un tweet o un hastag o un post siano effettivamente espressione di sintesi nel messaggio che si vuole dare non può essere considerato un dogma incontestabile, pena il rogo nelle nuove piazze digitali. Soprattutto quando ad abdicare a regole, forme ed anche ad una certa sacralità/ufficialità di ruoli, di funzioni e di mandati democratici sono gli stessi amministratori pubblici, spesso più connessi a Facebook invece che ad una reale visione strategica di governo, del passato, del presente e del futuro.

È quanto ha dichiarato Lenin Montesanto, comunicatore e lobbista, da oltre 20 anni consulente in comunicazione strategica per enti ed aziende, anche quest’anno tra i protagonisti del Festival Editoria e Giornalismo Emergente (FEGE), evento giunto alla seconda edizione, ideato e diretto da Piero Muscari e Danilo Russo per la Piero Muscari comunicazione ed ospitato nei giorni scorsi tra Castrolibero e l’Università della Calabria. – Infotainment – Quando la notizia fa spettacolo. Vecchia e nuova Tv. Era, questo, il titolo del talk, ospitato nel Piccolo Teatro dell’Unical, al quale Montesanto è intervenuto insieme al direttore di LaC News 24 Pasquale Motta, al direttore di Calabria Tv Paolo Giura, al giornalista e conduttore televisivo Luigi Grandinetti ed al responsabile della segreteria di redazione del TGR Rai Calabria Mario Tursi Prato.

Il rischio – ha proseguito l’Amministratore della Montesanto Sas – è quello di non riuscire a abbattere il digital divide e di contribuire indistintamente all’affermazione di una sempre più pericolosa democrazia della credulità. Non v’è dubbio che in ogni rivoluzione sociale e del linguaggio, così è accaduto per la scrittura, per la stampa o con l’avvento dei PC, se si acquista qualcosa, inevitabilmente se ne perde un’altra e che – ha precisato – il mezzo tende sempre a modificare lo stesso messaggio mediato. Tuttavia, quasi come storditi dalla dittatura degli slogan e dal vuoto generato dal fallimento certificato della Scuola, soprattutto italiana, non bisogna affatto rinunciare – ha scandito – a verificare se la contrazione di spazi sui social sia o meno anche una contrazione di senso, oltre che di grammatica, sintassi e logica. Avere paura di alzare il livello del dialogo e del confronto, del linguaggio e dei contenuti rispetto all’analfabetismo funzionale e digitale montanti, spesso anche da parte di quanti operano (magari senza titoli) nel mondo della comunicazione, sembra ormai fare il paio – ha concluso Montesanto – col sempre più diffuso approccio umorale di eletti e di rappresentanti di governo a tutti i livelli, sempre meno amministratori e sempre più notai di pance e di istinti.

Una tre giorni intensissima, ricca di ospiti di grande prestigio, il FEGE voluto e promosso anche da Orlandino Greco, già sindaco di Castrolibero ed oggi Consigliere Regionale è riuscito ancora una volta a coinvolgere i maggiori organi di stampa regionali, le case editrici e i circuiti editoriali indipendenti oltre a diversi illustri rappresentanti dei mass media, esperti del settore dell’informazione e scrittori, con workshop, lezioni e incontri. Da Piergiorgio Odifreddi, accademico, divulgatore e saggista a Michelangelo Tagliaferri, Fondatore dell’Accademia di Comunicazione di Milano, da Luca Telese giornalista politico, autore e conduttore televisivo e radiofonico, agli editori Alessandro Laterza e Florindo Rubbettino, passando da scrittori e firme emergenti. Sono, questi, alcuni dei prestigiosi ed autorevoli nomi che si sono alternati sul palco del Festival tra talk show, lectio magistralis, focus, approfondimenti e presentazioni di libri.

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