Che Maresca!

Difficilmente guardo la televisione

Arresto di Zagaria

Difficilmente guardo la televisione. Non riesco più a seguire un programma più di cinque minuti. Ma “il giorno del giudizio” il documentario che racconta la cattura del latitante Michele Zagaria, boss del clan dei Casalesi, mi ha suscitato inaspettatamente delle forti emozioni.

Il racconto della più importante operazione antimafia in Campania negli ultimi dieci anni, descritta per la prima volta dalla voce di chi quell’operazione l’ha diretta e condotta in prima persona, il Giudice Catello Maresca, fa il suo effetto.

Sentire la voce del magistrato che con molta meticolosità rileva il grande lavoro di preparazione, che c’è stato dietro lo storico arresto, e i particolari della cattura, non sono una cosa di tutti i giorni.

Stanare Zagaria, dopo 16 anni di latitanza, nel suo bunker il 7

dicembre del 2011 non è stato di sicuro una cosa semplice se solo prendiamo ad esempio la forte omertà che avvolge questo tipo di circostanza.

E’ stato molto bravo Maresca a ripercorrere l’intera investigazione e a far comprendere i sacrifici cui si è dovuto sottoporre, unitamente ai suoi più stretti collaboratori e alle forze dell’ordine, nonché a quelle speciali.

Forse sarebbe il caso di diffondere il documentario nelle scuole e alimentare un confronto tra studenti e addetti ai lavori.

La cattura è una storia di accesa passione civile, di sacrificio e di attaccamento alla causa.

Sentimenti che vanno diffusi tra le nuove generazioni che devono essere educate a emozionarsi. I buoni esempi vanno ben suggeriti ai ragazzi. Devono servire a suscitare in loro l’importanza del bene sul male.

Si tratta in fondo della storia della vittoria dello Stato sull’antistato, della giustizia sull’illegalità, della civiltà sulla brutalità criminale. 

Nicola Campoli 

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