Sono particolarmente contento di aver suscitato tanto entusiasmo nella comunità cariatese, e non solo, con la proposta culturale lanciata domenica scorsa su queste colonne.
Il ritorno è stato a dir poco inaspettato, ma non può che confermarmi quanto pensassi su Cariati e i cariatesi. Un territorio dalla lunga e pregnante storia secolare, che si rileva sempre più vivo e dinamico,.
Che non aspettava altro, che un’Amministrazione comunale, unita e solidale, si facesse carico di alimentare e perseguire un armonico spirito e senso di comunità, nonché fecondità culturale.
Tutto questo mi fa pensare a una forte domanda di cultura, di informazione, di aggregazione, che rientra pienamente nella tradizione del posto.
L’iniziativa di realizzare alcune teche di legno da allocare in vari punti del perimetro cittadino, utili alla distribuzione gratuita di libri, ha raccolto un grande seguito tra molti lettori di cariatiNet.it. Tantissime le adesioni al progetto, come moltissimi sono stati i commenti positivi raccolti sui social a firma di cariatesi, nonché turisti da ogni parte di Italia.
Bisogna cavalcare il momento buono ed alimentare l’armonia manifestata dai tanti sul progetto socio-culturale. Sarebbe, quindi, importante seguire l’onda positiva e incanalarla nella direzione giusta. Sono dell’idea, ma lascio all’Amministrazione comunale ogni tipo di indirizzo politico e decisione, di avviare già dalle prossime settimane la raccolta di libri.
Essa potrebbe rappresentare una prima grossa quantità di testi, funzionali ad allestire non solo le future casette, ma anche rappresentare un primo zoccolo duro di testi della costituenda biblioteca comunale, di cui manca il Comune di Cariati, speriamo ancora per poco.
Insomma, la grande mole di testi, offerti da tantissimi cariatesi, ma anche da molti turisti, potrebbe essere raccolta già da subito all’interno della più che positiva realtà del Museo civico locale, che ormai è un “pezzo” di grande valore culturale a guida della bravissima e autorevole direttrice professoressa Assunta Scorpiniti.
In quest’ultimo, infatti, si potrebbe ipotizzare l’allestimento di una primissima sezione, unitamente ad un’altra alla Lega Navale il cui Presidente, dr.Francesco Cufuri, ha messo a disposizione uno spazio all’interno della struttura con affaccio sul porto.
Mi viene spontaneo pensare di dedicare tutto questo significativo fermento culturale al professore Franco Liguori, recentemente scomparso, che di sicuro non potrebbe che esserne contento, per la continuità storica culturale di una Cariati che gli deve molto per quanto ha contribuito ad amplificare il valore della sua storia e significative tradizioni.
Per giunta, la costituenda biblioteca comunale potrebbe rappresentare anche la “casa” dei testi della raccolta della biblioteca personale, nonché dei suoi scritti e studi approfonditi, del professore Liguori, come abbiamo già scritto lo scorso agosto, sempre che ci sia la volontà e la condivisone dei suoi familiari.
Ma la cosa più importante è la dimostrazione continua, in un territorio piegato sino a qualche mese fa dal pessimismo cronico, che le opportunità a Cariati non mancano e che il buio passato può essere contrastato efficacemente con cultura, capacità e voglia di fare.
Nicola Campoli
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