CARIATI: FEDE E DEVOZIONE ANTICA PER LA MADRE DI TUTTE LE GRAZIE

La novena della vigilia con gli anziani della casa di riposo di Caloveto L’antica devozione popolare dei cariatesi per Maria si esprime con grande intensità in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. Si tratta di una significativa manifestazione di fede e di preghiera verso Colei che è la “Madre di tutte le Grazie”, alla quale il popolo presenta da sempre le speranze delle famiglie, confidando nell’opera mediatrice che Ella svolge tra l’uomo e Dio. La festa non ha mai perso la solennità del passato, fatta anche di addobbi e di folclore. Con il parroco don Angelo Bennardis e il comitato organizzatore, numerosi collaboratori e volontari hanno predisposto ogni cosa per festeggiare la Madonna nel rispetto della tradizione e con qualche novità. Massiccia è stata la presenza dei fedeli, provenienti anche dalle altre parrocchie cariatesi, sia alla novena, sia alle manifestazioni religiose e civili del 7 e 8 settembre. Le celebrazioni religiose, avvenute nella chiesetta seicentesca del rione Fischia, hanno messo in luce un amore filiale molto radicato e sentito. Il novenario preparatorio quest’anno è stato reso più vivace dall’alternarsi dei sacerdoti di Rossano-Cariati e delle suore delle diverse comunità religiose. Sono stati i padri Giuseppini di Rossano, che quest’anno celebrano il loro 60esimo anniversario di presenza in diocesi, ad aprire il 30 agosto la novena, animata, a turno, dalle suore Discepole Eucaristiche di Schiavonea, dalle Adoratrici del Sangue di Cristo che gestiscono a Rossano la Casa Famiglia diocesana, da don Rocco Scorpiniti, parroco di Santa Maria delle Grazie in Pietrapaola, da don Giuseppe Straface, rettore del seminario diocesano, da don Umberto Sapia con la comunità del Sacro Cuore di Rossano, da don Giuseppe Ruffolo che ha portato i fedeli di San Giovanni Battista Mirto Crosia e da don Rocco Grillo con la comunità di Scala Coeli. Ogni sera sono stati sorteggiati i premi, ossia gli oggetti realizzati artigianalmente e offerti dalle donne della parrocchia. Sabato 7 settembre vi sono stati due momenti emozionanti: suor Ersilia Liguori, nativa di Cariati, delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue ha rinnovato i 50 anni di professione religiosa e zia Grazia Mingrone, novant’anni circa, “storica” frequentatrice della chiesetta, a Cariati con gli altri anziani della casa di cura Rsa di Caloveto accompagnati dalla dottoressa Clelia Caprio e da Filippo Talarico, ha intonato antichissimi canti in onore di Maria. La messa solenne della festa, l’8 settembre, celebrata da don Angelo Bennardis con don Nicola Alessio, è stata animata dal coro polifonico Santa Maria Assunta di Calopezzati. Subito dopo è partita la processione per le vie della Marina preceduta dalla banda musicale “Città di Cariati” diretta dal maestro Antonio Cirigliano. È stato un procedere, al seguito di Maria, tra le vie abbellite da archi e preziose coperte, pregando e inneggiando canti mariani; come quello, molto antico, in cui Maria si conferma una compagna di viaggio, vicina alle avversità della vita: “Madonna di li grazie, car’a vucca porti i grazie, ar’i mani rose e jiuri, e concedimi sta grazia, pir’amuri i stu Gesù”. Nella piazzetta Vittorio Emanuele si sono, invece, svolte due serate di festeggiamenti civili, particolarmente riuscite per il clima favorevole e per il pubblico numerosissimo, accorso per ascoltare la buona musica di Marco Armani e del gruppo “Pugni di sabbia”, che hanno proposto una cover dei Nomadi. A conclusione, gli spettacolari fuochi pirotecnici che esplodevano dalle acque calmissime del mare.

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