Cariati è come uno scrigno prezioso che ha in sé molti tesori nascosti i quali possono essere svelati solo dall’impegno e dall’amore

CARIATI CITTA’ EUROPEA Se per un attimo chiudiamo gli occhi e pensiamo alla nostra città ci appaiano subito alla mente il folclore delle sue strade, i vicoli remoti, le piazze accoglienti, le chiese in penombra, cioè immagini amate, ma che rappresentano soltanto la sua storia fatta pietra. Tale icastica visione, infatti, non esaurisce l’idea di borgo natio e ci lascia insoddisfatti. La nostra città non è solo il luogo dove siamo nati, ove hanno vissuto i nostri cari; essa, invero, è anche e soprattutto l’animo che la vive, lo sguardo che la osserva, gli affetti che ci hanno cullato e che ora ci sostengono, la gratificante solidarietà dei concittadini o la loro penosa indifferenza. La nostra città è principalmente una dimensione dello spirito in cui si snodano virtù e vizi, sentimenti e passioni, idee e pregiudizi. Allora è certo che essa diviene per ciascun cittadino, non solo lo scenario, ma anche la struttura e la forma del romanzo della propria vita. La città anche quando non è il centro di un potente impero appare, a chi l’ama, come una luce di gloria, seppur inseparabile dalla caducità dell’eterno destino, di vanità delle miserie umane. Se una città è brutta dal punto di vista architettonico (urbanistico) ciò avviene anche perché la città sociale è brutta essendo questa priva di un peculiare progetto di sviluppo civile, culturale e di un moderno aggiornato percorso identitario. Ogni città deve avere un suo progetto di sviluppo il quale già di per sé è un’opera educativa e costruttiva. Il Comune di Cariati sta dimostrando di aver elaborato un invidiabile progetto fattibile che consiste nella fiduciosa e costante ricerca di una creatività moderna europea, sorretta dall’intelligente difesa del suo passato, della sua dinamica identità: “la cariatesità”. Visitando Cariati mi sono reso conto che c’è ancora molto da scoprire perché la città è come uno scrigno prezioso che ha in sé molti tesori nascosti i quali possono essere svelati solo dall’impegno e dall’amore dei cariatesi purché profusi con entusiasmo per la loro città e per il futuro dei loro figli da educare alla ricerca ed alla conquista del bello duraturo ( non effimero) e del bene comune, autentico e visibile tale da consentire anche agli ospiti di comprendere ed accettare il senso della vita degli uomini calabresi. Liberandosi dall‘atavico preconcetto, tutto calabrese, “ di essere nati perfetti” e quindi di non avere alcuna necessità di migliorare, i cariatesi hanno capito che potevano cambiare in meglio il proprio vecchio modo di pensare e di agire senza perdere la propria identità. Cariati, merita perciò, un ambito riconoscimento europeo che giungerà presto, prima che gli stessi calabresi si rendano conto del valore di tale esempio di progresso civile del quale ha urgente e grande necessità, la più bella, ma anche la più arretrata, regione italiana: “la Calabria”. Nicola Casazza

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