
Era stato portato in caserma già dalle ore immediatamente successive al delitto, il giovane romeno fermato dai carabinieri con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. I carabinieri sapevano delle preoccupazioni espresse dal sacerdote negli ultimi tempi per richieste sempre più pressanti di denaro da parte di un suo conoscente. Don Longobardi ne aveva parlato anche con i militari, pur senza formalizzare una denuncia. E così, dopo il delitto, i carabinieri hanno portato in caserma, per interrogarli, il giovane, che sarebbe stato l’autore delle richieste di denaro, ed un suo amico e connazionale. Il provvedimento di fermo è stato firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, al termine di un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. Il giovane romeno, residente a Cassano allo Ionio, secondo l’accusa avrebbe commesso il delitto domenica sera, colpendo il s
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