ALLUVIONE IN EMILIA: LA DESTRA SCOPRE IL VERO COLPEVOLE… L’OPPOSIZIONE ED IL CLIMA SOVVERSIVO!

Alluvione in Emilia Romagna

Antonio Loiacono

Dopo l’ennesima tragedia causata dall’alluvione in Emilia Romagna, ecco che parte il solito teatrino della politica: chi è il colpevole? Ma non temete, la destra di governo ha già risolto il mistero. Non è il cambiamento climatico, non è la mancata prevenzione, non è nemmeno l’incuria del territorio. È colpa dell’opposizione! Già, secondo il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci (FDI), i colpevoli non sarebbero coloro che governano, ma chi, pur non avendo il potere decisionale, non ha speso i soldi per il territorio. Geniale, no?

Peccato che né Emile Clapeyron né Rudolf Clausius, giganti della fisica del XIX secolo, siano disponibili per una replica. Altrimenti, forse avrebbero spiegato ai nostri politici che le alluvioni non rispondono alle logiche elettorali, ma alle leggi della fisica. La loro famosa equazione di Clausius-Clapeyron, che dal 1850 descrive la relazione tra temperatura e vapore acqueo nell’atmosfera, ci dice che ogni grado di riscaldamento globale porta con sé un aumento del 7% del contenuto di vapore acqueo. Più calore, più evaporazione, più piogge torrenziali. Ma no, tutto questo è “ambientalismo ideologico”, vero?

E così, mentre la destra cerca capri espiatori tra chi siede all’opposizione, la natura continua il suo corso. L’aumento delle temperature, alimentato dalle emissioni di gas serra, provoca un incremento di eventi climatici estremi: 350 mm di pioggia in due giorni, frane, fiumi in piena, vite spezzate, miliardi di danni. Ma tranquilli, non c’è nulla di scientifico qui, solo una nuova scusa per deviare l’attenzione (ricordiamo che sono imminenti le elezioni regionali in Emilia Romagna)!

Come se non bastasse, mentre si criticano le misure di efficienza energetica e si cerca di smantellare il Green Deal europeo, il mondo affonda nel fango, letteralmente. Le aziende alluvionate vedono le loro produzioni a rischio, mentre le assicurazioni sborseranno miliardi per i danni. Ma sì, tagliamo pure i fondi per la transizione ecologica: non sia mai che si minacci la sacrosanta “crescita economica”!

Se i fenomeni atmosferici potessero votare, chissà quale partito sceglierebbero. Di certo, Clausius e Clapeyron non avrebbero problemi a spiegare che il clima non si piega alle strategie politiche di consenso. Continuano, indifferenti, a mostrare le conseguenze delle nostre scelte. Ma niente paura, la destra troverà sempre qualcuno a cui addossare la colpa: che sia l’opposizione, la pioggia, o forse persino la fisica stessa.

Nel frattempo, il conto lo pagheremo tutti, e quello sarà davvero irreparabile!

 

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