Interpretando, certamente, il pensiero di tutti i suoi amati studenti del Liceo Scientifico “Stefano Patrizi”
Caro professore, lo sa, lei meriterebbe le parole più belle del mondo, quelle che tanto amava, quelle che ci insegnava. Oggi, vorrei raccogliere tutte quelle parole e farne un’antologia meravigliosa, una ghirlanda intrecciata di bellezza che faccia da cornice al suo ricordo prezioso, anche se queste, forse, non bastano ad esprimere lo smarrimento che esplode dentro, quando qualcuno che amiamo ci lascia. Le accetti, comunque, perché le dicono quanto già ci manca, anche se se n’è appena andato, anche se il suo ricordo resterà sempre. Difficilmente, avrei pensato di incontrare un uomo come lei, che oltre a essere un docente di lettere, per me è diventato un amico, una persona con cui riflettere, fare progetti e sorridere. Grazie professore, perché lei ha corretto i miei errori (e non solo quelli delle versioni); grazie, perché mi ha accompagnato nel mio cammino, senza invadenza, con la discrezione di un amico fidato e la severità di un insegnante appassionato e mi ha mostrato una strada che aspettava solo la mia curiosità per essere scoperta in tutta la sua bellezza. La ricordo con mille espressioni e mille emozioni, soprattutto, quando mi metteva al corrente del suo ultimo libro, della sua ultima creatura e, perché no, di quello che avremmo potuto fare insieme. Grazie professore, per gli insegnamenti che non ha mai smesso di darmi e di darci. Grazie, perché abbiamo avuto la possibilità di imparare da un maestro come lei e sappia che non dimenticheremo mai il suo culto ossequioso per i grandi poeti e scrittori che riempivano le sue lezioni e rivivevano grazie a lei. Ricorderemo sempre il suo amore per il nostro Liceo, lei ci ha ispirato e continuerà a farlo, perché, d’altronde, si sa che può educare solo chi sa cosa significhi amare, avere una forte passione per la cultura a 360 gradi e lei in questo era un vero professionista. Sicuramente, oggi, la cattedrale sarà colma di cuori, un’ulteriore prova di tutto l’amore che lei ha saputo donare negli anni e che oggi si mostra in questa commossa e immensa riconoscenza. Ma, tanto, le persone che ci hanno amato non se ne vanno mai veramente, hanno sempre il modo di accarezzarci l’anima… Ed a noi piace pensare proprio questo. Arrivederci, professore!
Cariati, 21 agosto 2023
Daniela Mancini
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