
DICHIARAZIONE SINDACO MANDATORICCIO – AVV. ANGELO DONNICI MANDATORICCIO (CS) Venerdì 30 Marzo 2012 Con assoluta serenità, senza alcuna polemica nascosta e soprattutto senza entrare neppure indirettamente in discussioni di merito, prendiamo atto, dalla dichiarazione della vice presidente della giunta regionale Antonella STASI che, di fatto, il progetto o l’ipotesi dell’aeroporto di Sibari esce dall’agenda istituzionale. La mia è una constatazione oggettiva che, a questo punto, credo sia pacificamente condivisa da tanti. La priorità, in questa fase, stando alle ultimissime dichiarazioni della STASI rispetto a quanto previsto dal Piano ENAC degli aeroporti, è evitare di far correre il rischio di chiusura annunciata per gli altri 2 scali minori calabresi, quello di Reggio e quello di Crotone, attraverso “forme innovative per rispondere alle esigenze ed ai fabbisogni delle proprie popolazioni e dimostrare di essere riusciti a raggiungere una sostenibilità economica”. Se questo è il quadro, vi sono almeno tre questioni sul piatto. La prima: che fine faranno i 30 milioni di euro individuati ed annunciati dal Presidente SCOPELLITI nei giorni scorsi, destinati proprio alla realizzazione del quarto scalo calabrese a Sibari? Seconda: se l’opera è quanto meno considerata rinviata in questa fase, sorge spontaneo chiedersi quale intenzione dimostrerà anche la provincia di Cosenza che, come è noto, rispetto allo stesso progetto aveva individuato altri 22 milioni di euro. Infine, più che una domanda, un auspicio. Che i 30 milioni di euro previsti dalla Regione per lo scalo a Sibari non siano adesso oggetto di un automatico quanto incomprensibile dirottamento su altri territori. Da qui, una proposta: perché non destinare questa notevole somma alla questione del dissesto idrogeologico dei nostri territori? Il basso ionio sono stati particolarmente colpiti dai danni del maltempo negli ultimi anni e soprattutto in questo inverno, così come lo stesso sottosegretario regionale alla protezione civile Torchia ha avuto modo di constatare nei giorni scorsi. Poter utilizzare quell’ingente somma, 30 milioni di euro, per risolvere tanti dei gravi problemi infrastrutturali che oggi menomano intera aree della Sila Greca, di fatto isolate, potrebbe rappresentare non soltanto un segno di buon governo ma anche una forma di compensazione rispetto al rinvio attuale della grande opportunità rappresentata dell’aeroporto nella Sibaritide.
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