
Un pressante ed accorato invito è stato lanciato pubblicamente dallassociazione giovanile Le Lampare allassessore comunale del bilancio e dellambiente Leonardo Celeste, al fine di adempiere tempestivamente alla responsabilità a lui delegata nonché ad avviare tutte quelle iniziative necessarie ed atte per realizzare la raccolta differenziata che, ancora oggi, nel 2013, nella cittadina di Cariati risulta un vero e proprio tabù. In prossimità dellimminente stagione estiva: si rende necessario, e non più dilazionabile, sostengono a gran voce i dirigenti del movimento ambientale, la necessità di affrontare la grave emergenza dei rifiuti costringendo le attività commerciali,le istituzioni pubbliche e soprattutto più cittadini possibili a differenziare il secco e lumido. I responsabili del movimento ambientalista esortano contemporaneamente lassessore allambiente Leonardo Celeste a volere dare disposizione di eliminare tutti i cassonetti, differenziando carta, plastica e vetro al più presto e a conseguire, nel giro di un anno, un efficiente sistema di raccolta differenziata porta a porta per lintero territorio della cittadina di Cariati. Ad avviso dellassociazione LE Lampare, la grave emergenza dei rifiuti che attualmente impera ed insiste su tutto il territorio può essere fermata o attenuata con la rimozione dei cassonetti dalle strade, la raccolta porta a porta e una gestione funzionale ed efficiente degli impianti di trattamento esistenti per ridurre al massimo lindifferenziato. Va dato atto allincessante interessamento e fattività del movimento ambientalista Le Lampare quando si tratta di difendere e valorizzare lintero territorio del basso jonio cosentino. Recentemente il movimento è stato parte attiva del coordinamento nazionale che ha promosso la raccolta di 50 mila firme per portare la proposta in Parlamento a sostegno del disegno di legge Rifiuti Zero, che rappresenta una soluzione dal basso e una vera e propria rivoluzione in tema di ambiente e salute. I giovani delle Lampare a Cariati sono stati promotori del sit in del disegno di legge che prevede il rientro del ciclo produzione-consumo dei rifiuti allinterno dei limiti delle risorse del pianeta,rispettando gli indirizzi della Carta di Ottawia (1986); la prevenzione delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti; linformazione continua e trasparente; la riduzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto al 2000; lapplicazione della direttiva quadro 2008/98/CE e il risultato referendario del giugno 2011 sullaffidamento della gestione dei servizi pubblici locali. Tutte misure, spiegano i dirigenti del movimento, guidati dal presidente Giuseppe Di Donna, finalizzati ad incentivare enche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo e ridurre notevolmente lo smaltimento e lincenerimento, spostando le risorse economiche verso il riuso e il riciclo. Il disegno di legge sancisce il principio che chi inquina paga e prevede la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale.
Views: 0
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.