
Una grande e degna commemorazione regionale, anzi tutto per sottolineare e condividere il valore della memoria storica collettiva, non soltanto di una categoria ma di un intero territorio, della sua identità e del suo riscatto. Ma anche unoccasione pregna di significati e di messaggi per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, non solo della Corigliano marittima e del Porto ma dellintera Calabria ionica rispetto alla grande risorsa mare. È linvito che Giovanni DIMA, Sottosegretario regionale alla protezione civile, destina al Sindaco Giuseppe GERACI, allintere comunità di Corigliano ed ai futuri presidenti della Provincia di Cosenza e della Giunta Regionale in vista di quello che, tra meno di tre mesi, sarà uno degli anniversari più importanti della storia locale: la terribile tragedia dei 12 pescatori di Schiavonea deceduti in mare la notte del 31 dicembre 1974. Quarantanni fa, insieme alla comunità sede della più grande flotta peschereccia calabrese, lintera regione e lItalia tutta si stringeva attorno al dolore delle famiglie CELI e CURATOLO di Schiavonea alle quali il mare, nella bufera di Capodanno del 74-75, strappò ben 12 uomini, lasciando 22 bambini senza padre. Fu una tragedia nazionale che riportò lattenzione sulle gravissime condizioni dei pescatori calabresi e della pesca, con un porto sempre promesso e mai costruito così riportavano i quotidiani nazionali dedicando ampio spazio alla tragedia di Corigliano e con la disperazione nelle parole dei pescatori rispetto alla loro unica fonte di sostentamento: Non torneremo in mare se le cose non cambiano. A quarantanni da quella tragedia calabrese e del mare dichiara il Sottosegretario regionale alla protezione civile è dovere morale e civile di questa comunità e dellintera regione organizzare un grande evento pubblico per tenere viva la memoria di un accadimento che ha segnato in modo indelebile in primis le famiglie delle vittime e poi tutta la comunità di Schiavonea e di Corigliano. Un momento non solo evocativo e simbolico ma capace di riaprire, alla luce della storia degli ultimi 40 anni, unampia riflessione su cosa e come è cambiato in questarea della Calabria. 40 anni fa aggiunge DIMA non cera quello che oggi è uno dei porti più importanti del meridione e con il quale la Corigliano marittima deve confrontarsi, soprattutto dopo lapprovazione del nuovo piano regolatore dellinfrastruttura portuale. E Corigliano è oggi una delle più importanti capitanerie di porto del Sud Italia. È anche ma non solo per queste ragioni continua che ritengo doveroso che tutte le istituzioni, a partire e su iniziativa dellEsecutivo cittadino, conoscendo la sensibilità del Sindaco GERACI, si mettano attorno ad un tavolo per coordinare lorganizzazione ed il più esteso coinvolgimento territoriale e regionale per questo evento storico. Includendo sin da ora il competente Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, lAutorità portuale di Gioia Tauro, la Direzione generale delle capitanerie di porto ed anche le istituzioni comunitarie che tanta parte decisiva hanno oggi nelle principali scelte nazionali e regionali in tema di politiche per la pesca. È un anniversario che va colto in tutte le sue implicazioni e sono certo conclude DIMA che su questo impegno, che ripeto è di memoria storica ma anche di condivisione sul futuro, emergeranno, auspicabilmente attraverso la formazione di un comitato organizzatore ad hoc, la sensibilità e limpegno necessari ed adeguati. (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying)
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