TRE BUONE NOTIZIE

S’’avvicina il fine settimana, e oggi ho voglia di sorridere e di far sorridere anche i miei ventiquattro lettori; e così ho trovato tre buone notizie sulle quali richiamare la loro attenzione. Di politica parleremo ancora, ma da lunedì.

La prima notizia: papa Bergoglio fa sul serio. C’’era un’’aberrazione, prima del suo avvento, nell’’approccio della Chiesa al problema della sessualità deviata di alcuni membri del clero. L’’aberrazione consisteva nell’’idea che si dovesse proteggere ad ogni costo l’’istituzione nascondendo, negando e tacendo fatti e misfatti dei suoi rappresentanti. Poco contava che ci fossero vittime innocenti e che la scelta di minimizzare, limitandosi a spostare i colpevoli in altre diocesi, ne provocasse la moltiplicazione: la Chiesa predicava la castità del clero, totale e assoluta, e quindi era impossibile che il clero fosse meno che casto; figurarsi poi se si poteva ammettere che qualcuno fosse addirittura pedofilo.

Papa Bergoglio ha detto basta: la priorità va alla verità, e soprattutto al rispetto delle vittime. E così ha fatto arrestare un vescovo, già condannato dal diritto canonico a perdere il suo status di prete per essere stato attivamente pedofilo, e un altro l’’ha rimosso dall’’incarico per aver coperto analoghi comportamenti di alcuni preti. Bene Bergoglio, bravo Bergoglio. Ha applicato una massima elementare che dovrebbe valere per tutti: chi predica bene deve anche razzolare bene, lui per primo. Un buon esempio vale mille discorsi, un cattivo esempio distrugge l’’effetto di mille buoni. Se posso, tuttavia, pur da esterno -– in ogni senso -– alla struttura ecclesiastica, un consiglio a papa Francesco lo vorrei dare: forse molti casi di devianza sessuale, nel clero, sono dovuti ad una libido frustrata e repressa che, attraverso un normale matrimonio, troverebbe il più normale degli sfoghi. Fra l’’altro, un clero che le gioie e i problemi della famiglia li vivesse direttamente, di famiglia potrebbe parlare con maggiore cognizione di causa e maggiore empatia di quanto non possa fare oggi.

Un’’altra buona notizia è il sequestro degli animali del circo Martin disposto dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Riprendo la notizia da “La Zampa”, pagina animalista de “La Stampa” di Torino. La presenza degli animali nei circhi –- oltre che in certi zoo -– è un inutile anacronismo e una crudeltà. Quelli del circo Martin, poi, come è documentato da filmati della LAV, erano trattati in modo peggiore del solito: gabbie minuscole, esercizi avvilenti, mancato rispetto delle loro esigenze etologiche. “Le Cirque du Soleil” ha dimostrato che si può fare un eccezionale spettacolo circense smettendola, una volta per tutte, di torturare e umiliare gli animali. Speriamo che l’’esempio di Tempio Pausania sia seguito da molte altre procure, e che questa barbarie finisca una volta per tutte.

Dulcis in fundo, la terza buona notizia: la Camera ha approvato la norma che prevede l’’attribuzione ai figli del doppio cognome – del padre e della madre – in applicazione di una sentenza della Corte Europea di Giustizia. La norma deve ora passare al Senato per la lettura definitiva. Molti, apprendendo la notizia, hanno scrollato le spalle in un “E chi se ne frega”; altri hanno manifestato fastidio e indignazione, rilevando che con tanti problemi seri di cui occuparsi, la Camera poteva lasciar perdere queste quisquilie.

Si tratta invece di una questione di principio importante, perché contribuisce a sancire l’’effettiva parità dei sessi. In un Paese come il nostro, nel quale ancora troppi uomini continuano a considerare le mogli o le compagne e perfino le ex mogli e le ex compagne come oggetti di loro proprietà, dei quali disporre a proprio piacimento e da schiacciare se osano rivendicare autonomia, questo è un mattoncino in più per l’’edificio della correttezza nel rapporto fra i sessi. Ogni intervento in questa direzione deve essere benvenuto ed apprezzato. Una società civile vive anche di simboli e di principî, non solo di PIL e pareggio del debito pubblico.

Bene. Per oggi mi fermo qui; prometto che non appena ne avrò l’’occasione richiamerò di nuovo l’’attenzione dei miei ventiquattro lettori su altre buone notizie. Parafrasando quel tale di Königsberg, il pessimismo della ragione ci dice che predominano le cattive; ma con l’’ottimismo della volontà, e cercando attentamente, le buone si riesce a trovarle.

Buon fine settimana!

Giuseppe Riccardo Festa

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