Se qualcuno pensa che scrivere cose spiacevoli sullo stato generale dei servizi sul nostro territorio – ed in particolare in materia sanitaria – piaccia a qualcuno, si sbaglia di grosso. Tuttavia siamo sistematicamente costretti a farlo dalla realtà dei fatti e dalla immobilità della politica e delle istituzioni.
Non abbiamo nessuna intenzione di abituarci ai casi di malasanità in cui si imbattono quotidianamente i cittadini della Sibaritide, riteniamo al contrario che tale situazione di profonda inciviltà vada valutata nel complesso, e cioè nelle carenze strutturali in cui le Istituzioni competenti hanno trascinato il sistema sanitario nel nostro territorio.
Il criminale Piano di Rientro Sanitario perorato da Scopelliti e dai suoi successori, con il quale sono stati tagliati i servizi e salvaguardati gli sprechi ed i clientelismi a più livelli, deve essere profondamente rivisto: il debito del sistema sanitario calabrese non può essere pagato col sangue dei cittadini.
Da mesi assistiamo ad un rimpallo di responsabilità tra il Governatore Oliverio ed il Commissario Scura. La storia della nostra terra ci insegna che l’istituto del commissariamento non porta alcun beneficio né alle comunità né all’organizzazione istituzionale in generale, sono pertanto convinto dell’esigenza di chiudere le gestioni commissariali in Calabria ed aprire la stagione della responsabilità. Quella di oggi, invece, è la stagione dello scarica barile.
Le Istituzioni sono responsabili di un livello di sfiducia (motivata) nei confronti del sistema sanitario e della risposta sanitaria dei nostri ospedali tale da indurre le persone a cure domestiche oppure, addirittura, a non curarsi: qualcosa di simile al medioevo. È possibile ancora stare ai tempi della politica con la p minuscola? Ai tempi, cioè, dei referendum persi o vinti, degli accordi con questo o quel premier, degli incarichi connessi ai congressi dei partiti o, peggio ancora, dei favoritismi a lobby di potere private?
Lo dico senza mezze misure: nessun incarico resusciterà i morti.
Oliverio e Scura hanno il dovere improcrastinabile di intervenire sugli ospedali esistenti della Sibaritide ora, in termini di personale medico profondamente carente, di personale paramedico profondamente carente e di attrezzature profondamente carenti: basta scarica barile e ritardi. Se i numeri non dicono questo, indaghino sugli imboscati e sui numeri reali, vengano ad assistere allo scenario horror dei pronto soccorso, rilevino lo stato reale dei servizi e non quello formale. Serve inoltre sgravare lo SPOKE Rossano-Corigliano, rivedendo la scelta demente di chiudere gli ospedali di frontiera, attivando a Cariati e Trebisacce almeno il Pronto Soccorso per evitare che la gente continui a morire per le strade o in attesa di una visita.
Sono queste, del resto, le ragioni di una mobilitazione iniziata il mese scorso e che andrà avanti fino a quando la Sibaritide non otterrà risposte concrete; non per spirito di contestazione quindi, ma per dovere civile prima che istituzionale. Una mobilitazione che verrà riaccesa nelle prossime settimane in attesa dell’arrivo del Governatore Oliverio in Consiglio Comunale. A proposito: a che punto è la messa in funzione della risonanza magnetica di ultima generazione pagata quasi 5 anni fa? Riusciamo ad attivare a giorni almeno questo servizio o i cittadini devono continuare a fare centinaia di chilometri, o a rivolgersi ai privati, per un esame importante come questo?
Flavio Stasi
Consigliere Comunale – Gruppo Consiliare Rossano Pulita
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