LONGOBUCCO: Il “Giocattolo Sospeso” un’idea semplice ma potente

Accolti dalla responsabile della sezione comunale del SAI di Campana, Rosa Bonanno, l’associazione VESCA di Longobucco ha recentemente contribuito alla realizzazione del progetto del Sistema di Assistenza e Integrazione (SAI), voluto dall’Associazione Rigenerazione in Comune di Crosia!

Questo progetto, noto come “Il Giocattolo Sospeso”, si propone di portare una nuova luce di solidarietà e supporto all’interno della comunità locale.

In un periodo in cui la solidarietà e l’empatia sono più importanti che mai, il Giocattolo Sospeso rappresenta un esempio tangibile di come piccole azioni possano avere un impatto significativo sull’intera comunità. L’entusiasmo e il supporto dimostrati per il Giocattolo Sospeso evidenziano la forza e la generosità della cittadinanza di Longobucco e delle zone circostanti, offrendo una testimonianza tangibile di come la collaborazione possa portare a risultati straordinari.

Il concetto del “caffè sospeso” è noto principalmente a Napoli, dove la generosità dei cittadini si esprime nel pagare un caffè aggiuntivo da offrire a chi, per motivi economici, non può permetterselo. Questo gesto di gentilezza è diventato un simbolo di solidarietà e attenzione verso chi è in difficoltà. Ora, l’idea si è evoluta e ha trovato una nuova forma durante il periodo natalizio: il “Giocattolo Sospeso”.

L’Associazione VESCA ha svolto un ruolo chiave nell’implementazione di questa lodevole iniziativa e la sua collaborazione con l’Associazione Rigenerazione in Comune di Crosia, ha permesso di portare il calore del Natale a coloro che, per varie ragioni, potrebbero non poter celebrare la festa in modo tradizionale.

L’idea alla base del “Giocattolo Sospeso” è semplice ma potente: chi può, dona un giocattolo aggiuntivo durante gli acquisti natalizi, e questi giocattoli vengono raccolti e distribuiti a bambini meno fortunati. Questo gesto mira a diffondere la gioia del Natale tra le famiglie che altrimenti non potrebbero permettersi di regalare giocattoli ai propri figli.

Il successo del progetto del SAI e del Giocattolo Sospeso rappresenta un incoraggiante esempio di come le organizzazioni non profit, insieme alle istituzioni locali e all’impegno individuale, possano contribuire a costruire una comunità più inclusiva, solidale e resiliente. Queste iniziative non solo offrono un aiuto concreto a coloro che ne hanno bisogno, ma fungono anche da catalizzatori per un cambiamento culturale più ampio, promuovendo una maggiore consapevolezza e sensibilità verso le sfide che molte famiglie devono affrontare.

La solidarietà è diventata un collante sociale, un modo per connettere le persone e creare una comunità più forte. Il “Giocattolo Sospeso” non è solo una raccolta di doni materiali ma un simbolo di amore e condivisione. La speranza è che questa iniziativa cresca e si diffonda, coinvolgendo sempre più persone in un atto di generosità che va oltre le barriere economiche.

Le persone coinvolte nell’organizzazione di “Il Giocattolo Sospeso” sperano che questa tradizione moderna di donare giochi possa diventare una consuetudine radicata, portando la solidarietà nel cuore di ogni comunità. Questa iniziativa dimostra che, anche in tempi difficili, la gentilezza può prevalere e che piccoli gesti possono fare la differenza.

Il Giocattolo Sospeso è destinato a diventare un simbolo di speranza e solidarietà, ispirando ulteriori gesti di generosità e altruismo all’interno della comunità. Con il continuo sostegno e la partecipazione attiva di tutti i suoi membri, il Comune di Campana ed il SAI, possono guardare al futuro con fiducia, sapendo che insieme possono fare la differenza nella vita di coloro che si trovano in situazioni di difficoltà.

“Il Comune di Campana -esordisce Rosa Bonanno- ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, riconoscendo il suo valore nel promuovere l’integrazione e la coesione sociale. Attraverso il SAI, il Giocattolo Sospeso si inserisce in un contesto più ampio di progetti e iniziative volte a migliorare la qualità della vita all’interno della comunità e a sostenere coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità. Ringraziamo l’’associazione VESCA -conclude Bonanno- che si si è impegnata attivamente nella realizzazione e promozione del progetto, coinvolgendo volontari, donatori e sostenitori che hanno abbracciato con entusiasmo l’opportunità di fare la differenza nella vita dei più bisognosi”

“L’associazione VESCA -ha dichiarato la sua segretaria, avv. Luigina Diletto- insieme a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa iniziativa, merita il plauso e il riconoscimento per aver portato avanti una causa così nobile e significativa. Con la speranza che il Giocattolo Sospeso continui a diffondere gioia e speranza per molti anni a venire, guardiamo con ottimismo a un futuro in cui la solidarietà e l’empatia continuino a essere le forze trainanti di una comunità più forte e unita”.

Nel periodo natalizio, la generosità e la solidarietà raggiungono il loro apice, e quest’anno, nella ridente Campana, un’iniziativa ispirata alla tradizione napoletana del “caffè sospeso” sta catturando l’attenzione e i cuori di molte persone. Si tratta de “Il Giocattolo Sospeso”, un gesto d’amore e solidarietà che ha preso vita grazie al Sistema Accoglienza ed Integrazione (SAI), con la collaborazione determinante dell’Associazione VESCA di Longobucco e dell’Associazione Rigenerazione in Comune di Crosia.

In un mondo spesso segnato da divisioni e disuguaglianze, il Giocattolo Sospeso e l’intero progetto del SAI rappresentano una testimonianza tangibile del potere della solidarietà e dell’unità nel superare le sfide e nell’edificare una comunità più inclusiva e compassionevole per tutti.

“In un periodo dell’anno in cui la magia del Natale è palpabile nell’aria -ha concluso Diletto- “Il Giocattolo Sospeso” è un modo tangibile per portare un sorriso sui volti dei bambini meno fortunati e, allo stesso tempo, rafforzare il senso di comunità e condivisione che caratterizza il periodo natalizio. Che il calore di questa iniziativa si diffonda e ispiri altre comunità a fare del bene in modo creativo e significativo”.

Antonio Loiacono

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