GLI OSSIMORI!

” Sollecitare, sensibilizzare e promuovere ogni giorno educazione civica, qualità della vita, tutela della salute, dell’identità e dell’ambiente rappresentano per le istituzioni locali dovere e funzione tra le più delicate e le sole che possono davvero lasciare il segno nelle nostre comunità, soprattutto nelle nuove generazioni.” Sono state le parole del sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, che   ha presenziato alla giornata “green” nella quale i bambini della scuola dell’infanzia, insieme ad alcuni volontari, hanno piantato un albero di ulivo nel cortile dell’Istituto Comprensivo, B. Bennardo, nel paese dei monaci acemeti.

“L’albero di ulivo -progredisce Mazza-scelto dall’Amministrazione non è solo un piccolo gesto per combattere gli effetti della crisi climatica; esso rappresenta anche un simbolo di pace, di speranza e di rinascita e prosperità contro tutte le guerre ed è anche un inno alla nostra identità agroalimentare che dovremmo tutelare e promuovere tutti sempre di più e meglio”

Oltre alla presenza dei docenti, della Dirigente Cinzia D’Amico, della vicaria Vittoria De Luca e del presidente della sezione di Lega Ambiente di Scala Coeli, Nicola Abruzzese; hanno partecipato il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cropalati Gianluca Perrone, il Presidente della Proloco Fabrizio Zicarelli, ed i sindaci di Cropalati e di Paludi, rispettivamente, Luigi Lettieri e Stefano Graziano.

Nel corso della manifestazione, è stato consegnato da Legambiente al sindaco di Caloveto, l’attestato di “Comune Rifiuti Free 2021” il riconoscimento per il suo consolidato impegno sulla eco-sostenibilità e sulla differenziata.

“Ringraziamo i docenti del Comprensivo B. Bennardo per la capacità organizzativa e di coinvolgimento in un percorso – ha concluso Mazza – di ribadita, virtuosa e proficua sinergia pedagogica scuola-istituzione pubblica e chiesa”.

Ma basterà l’ulivo piantato il 20 marzo scorso. in occasione della Festa dell’Albero, a molcire all’improvvida ed impopolare decisione, assunta dai vertici dell’Amministrazione comunale di Caloveto due anni orsono ed afferente al taglio totale dei cipressi nel cimitero del comune jonico?

È un “amarcord” triste, una rievocazione nostalgica, quella del taglio netto di più di 20 cipressi centenari che presidiavano il cimitero calovetese e che rappresentavano la memoria storica della comunità calovetese:  oggi un ossimoro nei fatti!

Tra le altre cose, per come fu successivamente accertato, i cipressi godevano di ottima salute a dispetto di quanto fu relazionato e poi deliberato per giustificarne il loro abbattimento (esperti botanici affermano che i cipressi aiutano a prevenire l’erosione del suolo! Altro che frane !!)

Il modo in cui gli alberi vengono tagliati o piantati, e l’impatto sull’ambiente, dipendono dalla gestione sostenibile delle risorse naturali. Pertanto, è importante valutare attentamente ogni scelta in relazione all’impatto sull’ambiente, cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze umane e quelle della natura.

Effettivamente, il taglio indiscriminato dei cipressi, senza una ragione valida, può essere considerato un comportamento che non rispetta la natura e l’ambiente circostante. I cipressi sono alberi che crescono lentamente e possono vivere per centinaia di anni, fornendo habitat per la fauna selvatica!

Resta, però, alla fine di questa storia, una domanda: cosa penseranno quei bambini, con i quali il sindaco ha piantato l’ulivo, quando faranno visita al cimitero del paese e vedranno i miseri resti dei cipressi “mutilati”? Quale educazione civica riceveranno?

Antonio Loiacono

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