EUROPEI DI CALCIO: Turchia sì, Portogallo ni.

di Marco Toccafondi Barni

Turchia – Georgia  3 – 1

I “vice padroni di casa”, i turchi, non è un caso se oggi il kebab nei Land tedeschi è più venduto persino dei Wurstel, fanno un bel regalo all’ aereoplanino Montella, che ha compiuto mezzo secolo. La sua squadra, infatti, ottiene 3 punti preziosi e alla fine vince per la prima volta all’ esordio in Europa. Vince con due gol di scarto sulla debuttante Georgia. Ma il risultato non deve trarre in inganno, perché Kvaraselia e compagnia hanno giocato un match quasi alla pari, tra l’altro molto bello e godibile, almeno nel primo tempo e nonostante una pioggia battente su Dortmund.

La squadra di Montella parte bene, grazie a un possesso sfiancante e un giro palla efficace, ci mette così appena 25 minuti a passare in vantaggio grazie ad un bel gol dell’ ex Sassuolo Muldurm, che al volo la manda sotto il sette. Passano due minuti e ci sarebbe un ennesimo uno due di questo Europeo, infatti va in gol lo juventino Yildiz, la revisione VAR annulla. E allora la Gergia prende coraggio e al minuto 33 trova il gol del momentaneo pari con Mikautadze, giocatore seguito dal Genoa e forse in procinto di trasferirsi in serie A. La partita è bellissima e tra un attacco e l’altro, una folata turca e una ripartenza georgiana si avvia verso la fine della prima frazione di gioco: si va a riposo sull’ 1-1. E’ un gran debuto per i georgiani, che renderà orgogliosa le gente di Tbilisi. Un dominio iniziale dei turchi coronato da un gran gol, ma poi è brava la squadra georgiana a sfruttare l’unica vera occasione.

La ripresa inizia in tono minore, era fisiologico in fondo,  dopo un primo tempo giocato a livelli altissimi e nonostante l’acquazzone che ha colpito Dortmund; le due squadre si scambiano colpi su colpi e si ha come la sensazione che il match verrà risolto da un’ invenzione. E infatti arriva: un giovanissimo talento, un ennesimo gioiello grezzo dei Galacticos, che tra l’ altro diventa il più giovane calciatore a segnare in un campionato europeo (soffiando il primato a un certo Cristiano Ronaldo) porta i 3 punti a Istanbul. Si chiama Arda Guler e con una magia di sinistro al giro da 25 metri la mette su secondo palo. Un gol favoloso che riporta la Turchia in vantaggio. Ma questo Georgia non ci sta a fare la vittima sacrificale nel girone e si butta subito in avanti con coraggio, dimostrando di non essere mai doma. Kvara e i suoi allora pareggiano il conto dei legni. Una traversa clamorosa quanto sfortunata. Gli ultimi 15 minuti sono un assedio della nazionale detta delle tre croci, che si conclude però con un contropiede turco, visto persino il portiere georgiano era venuto in avanti nel tentativo di segnare. Finisce 3 a 1, col gol al 97° di Akturkoglu. Ma complimenti davvero alla debuttante Georgia, per la Turchia qualificazione quasi sicura in un paese, che eccezion fatta per la Germania, tiferà quasi completamente per lei.

Portogallo – Repubblica Ceca 2 -1

– Il Portogallo vince, ma non convince. Per nulla. Non ci siamo. Contro una Repubblica Ceca talmente mediocre da avere un unico obiettivo, cioè vivere nella propria area di rigore sperando di non prendere gol, speranza vana, i lusitani riescono a spuntarla solo nei minuti di recupero. Anzi, sono addirittura i cechi ad andare in vantaggio e con il loro primo tiro in porta, poi ne faranno un altro verso in finale. Nulla di più. Il match era iniziato bene per Cristiano Ronaldo (al suo 6° Europeo, un ennesimo record) e soci, però piano piano le cose si sono fatte sempre più complicate, perché pur giocando sul velluto la Repubblica Ceca ha un’ unica qualità: difensori rocciosi e massicci, che in qualche modo reggono per tutto il primo tempo gli assalti lusitani. Si va al riposo a reti inviolate, che restano bianche fino al clamoroso gol di Provod che, forse un po’ casualmente, porta avanti i “piccoli leoni”. Ma sono appunto piccoli, troppo, infatti i portoghesi di gol ne mettono 3, uno viene annullato per un fuorigioco millimetrico di Ronaldo. Sembra che la tattica di addormentare la partita e provare a spuntare un pareggino, da parte della banda Hasek, vada a buon fine, ma la zona Cesarini è in agguato e al 92° Concecajo porta i 3 punti in casa lusitana.

Insomma, la Repubblica Ceca non è praticamente nulla, probabilmente la peggiore squadra vista fino a oggi dal punto di vista del gioco, battuta solo nel recupero. Bene per i 3 punti, ma se CR7 e Company sono questi la vittoria finale sembra impossibile.

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