Claudio Mandia, giovanissimo studente, di Battipaglia è morto drammaticamente a New York.
Da qualche anno studiava con profitto in un conosciutissimo e rinomatissimo college americano.
Da lì a poche ore avrebbe compiuto il suo 18esimo compleanno.
Sembra, come raccontano le cronache giornalistiche, che sia stato accusato di aver copiato un test/compito.
Pertanto, per questo motivo, non solo rischiava l’espulsione dal prestigioso istituto, ma era stato messo addirittura in preventivo e rigoroso isolamento.
Tutto in una stanza riservata di norma agli studenti accusati di plagio e altro.
Per questa circostanza, e chissà per quali altre ragioni al momento sconosciute, si sarebbe tolto la vita, nelle stesse ore in cui la famiglia giungeva negli USA per festeggiarlo.
Spero vivamente che i suoi genitori, unitamente alle sue sorelle, conoscano quanto prima la verità su quanto è successo.
La tragedia è immane e inaccettabile, avendo la piena e drammatica consapevolezza su quanto accaduto, per giunta avendo ben chiara la giovanissima età di Claudio.
Voglio solo ricordare ai miei figli, e a tutti i ragazzi e ragazze, che qualsiasi voto prendano a scuola o errore/leggerezza che commettono nella quotidianità in generale, da genitore non cesserò mai di amarli, difenderli, rispettarli e volerli un mondo di bene.
Non bisogna fare mai assolutamente un dramma di quanto nella vita di un adolescente possa, inevitabilmente, accadere e pensare che non si possa gestire.
Nulla, ribadisco in modo forte e convinto, ha più valore qualificante della vita.
È ingiustificabile qualsiasi sacrificio che metta a serio rischio quanto di più pregiato esista al mondo per un essere umano.
La vita è molto più importante di ogni possibile errore, seppure esso appaia in quel momento insuperabile e insormontabile.
Nicola Campoli
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