Cariati: una mattinata passata “mangiando” cultura 

La cultura non solo come intrattenimento, ma come guida della società

Poche battute, più che altro immagini riservate che immortalano alcuni spaccati ‘rubati’, e mai visti dal sottoscritto, nel corso di una mattinata, “investita” in due sopralluoghi con il Direttore Cataldo Formaro di cariatiNet.it, in giro per il borgo antico di Cariati.

Per la gentile concessione ringrazio sia la professoressa Assunta Scorpiniti che la dottoressa Carmela Sciarrotta, che mi hanno permesso di visitare rispettivamente il bellissimo terrazzo del nuovissimo Museo di Palazzo Chiriáci e l’antico seminario dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati. 

A onore del vero sono stato al cospetto di un settore, culturale, storico e artistico, non per niente marginale per il Paese, ma rilevante strategicamente per la vita pubblica del luogo, dal punto di vista sia economico che soprattutto civile. 

Ove si intenda la cultura come spazio essenziale della condivisione e del dialogo tra mondi lontani, ma nel contempo molto vicini. Come patrimonio inestimabile di conoscenze e scoperte da frequentare, da interrogare e da arricchire continuamente con nuove pazienti conquiste.

Come un campo dinamico e attivo del progettare e del creare per il bene superiore di Cariati e dei cariatesi, nonché dei suoi appassionati turisti. Dunque, la cultura non solo come intrattenimento, ma come guida significativa della società in cui viviamo e dove trascorriamo le nostre vacanze. 

Infine, ricordando cosa è stato Cariati e cosa vuole rappresentare ora e in futuro, ribalta l’immagine di una comunità che non vuole sopravvivere a se stessa, ma che vuole abitare il passato per inventare il futuro, pronta a investire, almeno si spera, risorse per una crescita democratica più consapevole. 

Per cogliere il valore di tali importanti temi, si avverte con forza il necessario bisogno di provare ad investire in una seria politica della cultura. Ovvero, di una politica che si metta presto al servizio della cultura, senza però utilizzarla in maniera strumentale, ma alimentandone l’orgoglio cariatese. Ringrazio ancora sinceramente le sue splendide e eccezionali guide della mattinata la professoressa Assunta Scorpiniti e la dottoressa Carmela Sciarrotta. 

Nicola Campoli 

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