Cariati: quali scenari politici per il 2023 

Sarebbe forse il caso che si potesse assistere a uno spettacolo diverso dalle ultime volte

È evidente che a Cariati la campagna elettorale, per il rinnovo del Consiglio comunale previsto nella prossima primavera 2023, è già iniziata. Tra finzione e realtà se ne parla in giro già abbastanza e a partire dalla fine della stagione estiva si entrerà subito nel merito della questione, affinché si comprendano meglio le alleanze che si andranno poi a formalizzare. 

Le forze che scenderanno in campo dovranno fare i conti con una buona “fetta” di cariatesi, ormai del tutto sfiduciati dalla politica che non sarà certo facile convincerli. Stanchi delle solite promesse e testimoni di una comunità degradata e ancora più grave senza una visione per il futuro. Sarà forse inevitabile – il mio appello vale per il contrario – che ci saranno più candidati a Sindaco, come lo è già stato nelle ultime tornate elettorali. 

Inoltre, è chiaro che in una comunità piccola, quanto Cariati, una buona parte di voti sono strettamente collegati alle famiglie che si impegneranno in modo diretto nella sfida elettorale. Sarebbe forse il caso che si potesse assistere a uno spettacolo diverso dalle ultime volte. L’auspicio, quindi, sarebbe che si andasse a formalizzare un’aggregazione tra più forze desiderose per davvero di lavorare per il rilancio di Cariati quale bene comune. 

Sono tante le persone che si dichiarano pronte a lavorare per migliorare e rilanciare Cariati, forti di un sincero senso di appartenenza e di un sentimento di vero amore che provano per il Paese. Ben vengano questi valori ai quali voglio credere e che di sicuro possono dare la forza e l’entusiasmo giusto per fare finalmente bene nell’interesse collettivo, lottando con amore e abnegazione per la Perla del Mare Ionio, spendendo se stessi. 

Ripeto: l’interesse generale è il sentimento attorno al quale deve ruotare per forza di cose la prossima consiliatura. Ancor più servirebbe una battaglia culturale forte del coraggio di ingaggiare contro i vecchi modelli. Bisogna iniziare a proporre modelli diversi, chiedendo ad esempio ai pochi giovani, che sono rimasti, di trovare strade nuove e diverse. Staremo a vedere. 

ps: vorrei per una volta ringraziare di cuore il direttore di CariatiNet.it che ha l’ardire di continuare a ospitarmi, lasciandomi completamente libero di scrivere sulle vicende di Cariati.

Nicola Campoli

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