CARIATI. Manca l’acqua al cimitero intanto, in Via Bari, una perdita allaga la strada.

Egregio Direttore,

premetto che questo mio scritto nasce dalla necessità di segnalare pubblicamente ciò che è sotto gli occhi di tutti e per affermare che noi esistiamo, che siamo ancora vivi, nonostante siamo avvolti da un mare di problemi irrisolti.

Sono giorni che di nuovo manca l’acqua al cimitero, il 2 novembre si avvicina e nessuno che si degni di comunicare ai cittadini il motivo di tale disservizio. E’ veramente una vergogna!! Finalmente la passata estate, dopo le numerose sollecitazioni dei cittadini, si era intervenuti su una diramazione (evidentemente fatiscente) e si era predisposto il necessario collettore per l’installazione di un serbatoio adeguato… che però a tutt’oggi non si è ancora visto! Intanto qualcuno ha allacciato nuovamente la tubazione a valle dell’ultimo rubinetto del cimitero con il pregevole risultato di lasciare di nuovo tutti i rubinetti senza acqua!! Sembra una barzelletta ma non fa ridere e mi vengono i brividi nell’apprendere che questi stessi Amministratori hanno incominciato a riunirsi con l’intento di ripresentarsi alle prossime elezioni! Ma come: non riuscite a far completare un banalissimo impianto di autoclave e pensate di poter ancora avere titolo per dilapidare in discutibili ed approssimati interventi quel che resta dell’esiguo patrimonio comunale? Intanto, in Via Bari, da giorni, una perdita dell’acquedotto allaga la strada, nella Villetta San Pio la puzza di fogna è insopportabile da mesi, il campetto polifunzionale ( era veramente più urgente di una decorosa sistemata al disastrato lungomare? ) giace inutilizzato, la Casa delle Associazioni ancora non si apre e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Mi fermo ricordando che l’altra sera, passando per la villetta Lavoratori del mare, ho letto sulla panchina, in memoria della nostra concittadina vittima di violenza, questa frase: “ il silenzio uccide due volte”. E non ho potuto fare a meno di pensare, con profonda tristezza, a quanti – nella risicata maggioranza ma anche tra le Associazioni e tra la gente comune, ancora non hanno trovato il coraggio di rompere il silenzio, che loro malgrado, diventa complice del lento dissanguamento di quel che resta di questo martoriato paese e della buona reputazione che mai più rischia di avere, chiunque si assumesse il faticosissimo compito di servire la Città con un impegno politico.

Sarebbe ora di porre fine a questo stillicidio. Per favore lasciateci ancora la possibilità di sperare che dopo di voi non ci sarà il diluvio!

Antonio Trento

Presidente Ass. Capodanno in Paradiso OdV

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