■Antonio Loiacono
Il comunicato stampa di Davide Tavernise, esponente del Movimento 5 Stelle, mette in luce con toni forti e critici una situazione di grave disagio nella sanità della costa jonica cosentina, che durante l’estate ha dovuto fronteggiare un aumento considerevole di pazienti senza disporre di risorse adeguate. Tavernise denuncia apertamente il silenzio del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, definendolo “imbarazzante” in quanto Commissario ad acta per la sanità calabrese, sottolineando come questo atteggiamento contribuisca a perpetuare una situazione di inadeguatezza e disservizio.
Le cifre citate nel comunicato sono impressionanti: oltre 5.000 accessi nei Pronto Soccorso dell’area ionica solo nelle prime tre settimane di agosto, con un sovraccarico evidente nei pochi reparti disponibili, in particolare quello di Medicina Generale a Corigliano. La denuncia di Tavernise si concentra su un punto cruciale: la mancanza di posti letto e la disorganizzazione della rete ospedaliera, che non riesce a far fronte alle necessità della popolazione, specialmente durante la stagione estiva, quando la presenza di turisti e visitatori aumenta esponenzialmente.
Il comunicato solleva inoltre interrogativi importanti sull’attuazione del DCA n. 78 del 26 marzo 2024, che prevede l’apertura di nuovi reparti di Medicina Generale nei presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce. La richiesta di riconsiderare la riapertura dei reparti di Medicina Generale presso i presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce si propone come risposta urgente ad una problematica che pare destinata a ripetersi stagionalmente, richiamando l’attenzione alla mancanza di azioni concrete e tempestive da parte della direzione regionale.
L’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere regionale Tavernise, rappresenta un passo necessario per sollecitare una soluzione da parte delle autorità sanitarie affinché possano finalmente essere messe in atto misure adeguate a garantire un servizio sanitario efficace e tempestivo, soprattutto in periodi di maggiore afflusso. Questo tipo di comunicazioni è fondamentale per sollevare questioni di interesse pubblico e per cercare risposte da parte delle istituzioni competenti, richieste che dovrebbero sempre essere ascoltate e considerate con la dovuta serietà.
La critica di Tavernise riflette un malcontento diffuso tra la popolazione, che si sente abbandonata da un sistema sanitario che dovrebbe invece garantire sicurezza e prontezza di intervento, specialmente in situazioni di emergenza come quelle vissute questa estate. Il richiamo a Occhiuto, nella sua doppia veste di Presidente e Commissario, è chiaro: è necessario un intervento immediato e deciso per riorganizzare e potenziare la rete ospedaliera nella provincia di Cosenza, pena il perpetuarsi di una situazione che potrebbe avere conseguenze drammatiche per la salute pubblica.
Il pentastellato, evidenzia giustamente le gravi problematiche che affliggono il sistema sanitario nell’area jonica cosentina, ma è importante sottolineare che la situazione è ancor più critica per i comuni dell’entroterra. In queste aree, la mancanza di servizi sanitari adeguati si fa sentire in modo drammatico, con gravi ripercussioni per i residenti, specialmente durante i mesi estivi, quando l’afflusso turistico sulla costa aumenta la pressione sui pochi presidi esistenti.
In particolare, nei comuni interni si registrano spesso carenze di personale medico, con assenze rilevanti nelle Guardie Mediche, che dovrebbero rappresentare la prima linea di difesa sanitaria per queste comunità. La situazione è resa ancor più grave dalla scarsità di strutture sanitarie locali, che costringe i pazienti a percorrere lunghe distanze per ricevere cure adeguate, aggravando ulteriormente il carico sui Pronto Soccorso costieri.
Se da un lato è essenziale affrontare i problemi degli ospedali di Corigliano Rossano, Cariati e Trebisacce, come proposto da Tavernise, dall’altro è indispensabile che l’attenzione si estenda anche alle aree interne, dove l’accesso ai servizi sanitari è spesso insufficiente o addirittura inesistente. La sanità calabrese non può permettersi di trascurare queste zone, che già soffrono di isolamento e mancanza di risorse. La riapertura dei reparti di Medicina Generale è certamente un passo importante, ma deve essere accompagnata da un rafforzamento dei servizi sanitari nei comuni più isolati, per garantire un’assistenza equa e adeguata a tutti i cittadini della regione.
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