“IL MONDO CAMMINA SUI PIEDI DELLA DONNA”: PROTAGONISTI DEL DIBATTITO A CARIATI I GIOVANI, IL MONDO CATTOLICO E IL CIF

Dalla donna maltrattata a quella che dice basta alla criminalità organizzata. Non poteva esserci occasione migliore dell’8 marzo per parlare di questo argomento e per riflettere sul ruolo della donna nella storia, dalla Creazione fino ai giorni nostri. L’opportunità è stata offerta, a Cariati, dall’associazione culturale Cif (Centro Italiano Femminile), in collaborazione con la parrocchia cattedrale “San Michele Arcangelo” e il Centro Eucaristico diocesano gestito dalle suore Ancelle del Sacro Cuore. Si è cercato, quest’anno, di coinvolgere anche i giovani degli istituti superiori, spesso assenti ad iniziative del genere. Infatti, in mattinata, all’IPSAR “G.Mazzone” diretto dal prof. Gerardo Aiello si è tenuto un primo momento sul tema “Il mondo cammina sui piedi della donna”, introdotto da Carmela Sciarrotta, presidente della locale sezione Cif. Sono seguiti i saluti del preside Aiello, di don Mosè Cariati, padre spirituale dell’associazione e docente nella stessa scuola, e di suor Carmela Galati, responsabile del Centro Eucaristico. Subito dopo, gli studenti hanno ascoltato le relazioni della dott.ssa Marisa Ferrario, psicologa e docente dell’Università Milano-Bicocca, del dott. Beniamino Donnici, psichiatra, psicoterapeuta, scrittore, colonnello medico in congedo ed ex europarlamentare e, infine, della dott.ssa Maria Josè Caligiuri, componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria. Nel pomeriggio, gli stessi relatori si sono portati nel centro storico, presso il Centro eucaristico, dove, alla presenza di un pubblico attento, si è tenuto il convegno sullo stesso tema i cui lavori sono stati moderati da mons. Angelo Pisani, arciprete della cattedrale. Nel suo intervento, la dott.ssa Ferrario, ha proposto il racconto biblico della creazione del genere umano, soffermandosi sulla relazione tra l’uomo e la donna e sull’aspetto della reciprocità per come è stato concepito da Dio, passando, poi, all’attuale condizione dell’universo femminile con riferimento alle diverse problematiche che, nella sua attività di psicoterapeuta, è chiamata ad affrontare ogni giorno. Del ruolo essenziale e, spesso, eroico avuto dalle donne nella storia della salvezza ha parlato, poi, l’onorevole Beniamino Donnici, accennando a Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola e Lea Garofalo, le “madri coraggio” che si sono opposte alla criminalità, pagando prezzi altissimi. Donnici, che è anche autore di libri in cui narra il suo percorso di vita e la sua “inquietudine esistenziale” che lo ha portato alla ricerca di Dio, ha raccontato la propria esperienza di conversione soffermandosi su due incontri importanti: con Natuzza Evolo, la mistica di Paravati, e con la figura di Elena Aiello, la monaca Santa di Cosenza e la prima donna calabrese ad essere stata proclamata Beata, conosciuta attraverso la testimonianza di suor Maria Silvana Petra. “Due persone semplici, una mamma e una suora – ha affermato – che con il loro esempio mi hanno letteralmente folgorato e portato a cambiare vita”. In Calabria, ha concluso Maria Josè Caligiuri, c’è ancora bisogno di riservare alla donna il posto che merita, auspicando una maggiore presenza femminile nell’ambito delle Istituzioni. “Per questo – ha affermato infine – ho sostenuto la recente proposta di modifica della legge elettorale regionale sulla doppia preferenza”. Secondo Maria Josè Caligiuri, sono ancora troppe le violenze sulle donne, consumate soprattutto tra le mura domestiche, da qui la sua battaglia per aprire, nei punti strategici della Regione, alcuni sportelli antiviolenza. Ricordiamo che a Cariati, nella parrocchia Cristo Re, è attivo e funzionante da tempo uno “sportello donna” gestito dalle volontarie del Cif.

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