WEB 2.0 SENZA FRONTIERE, YAC DOCET

WEB 2.0 SENZA FRONTIERE, YAC DOCET PROTAGONISTI DAGLI ANGOLI PIÚ REMOTI DEL MONDO GRAZIE AD UNA NO PROFIT ITALIANA NATA CON 150 EURO ROSSANO (CS), Venerdì 19 Novembre 2010 – La rete fa il volontariato 2.0. – Oggi il sapere di ognuno di noi è proporzionale a quello di tanti altri, siano amici, conoscenti o semplicemente estranei. E sì, perché il mondo odierno non è fatto solo di contatti reali e dialoghi vis à vis, ma anche e soprattutto di incontri e scambi virtuali. Social network e tecnologie varie creano nuove relazioni, nuove tribù, nuovi sistemi di condivisione e soprattutto, di partecipazione. A questo punto, il mondo del web 2.0 è pronto a tutto. Ad introdurci nell’ultima tendenza dell’innovazione via web 2.0 è Selene BIFFI, fondatrice e presidente YAC (Youth Action for Change), un’organizzazione no profit gestita interamente da giovani. L’intervista è pubblicata sul N.21 di “WIRED – Storie idee e persone che cambiano il mondo”, diretto da Riccardo LUNA. C’è molto di più che non la possibilità di leggersi un libro scaricato su un iPhone o aggregare musica e contenuti vari da un qualsiasi sito. Un esempio? Le Ict4D ovvero Information & Communication Technologies. Si tratta di tecnologie che sfidano il divario digitale per poter garantire un migliore accesso a informazioni, istruzioni e idee supportate da iniziative e software open source creati ad hoc. Una rivoluzione rispetto all’idea classica di cooperazione, che da ora in avanti avrò sempre meno bisogno di inviare personale in giro per il mondo e dipenderà sempre più da Internet e tecnologie facilmente accessibili da tutti, anche negli angoli più remoti del pianeta. Questa è anche la filosofia condivisa da molti come “Youth Action for Change” un’organizzazione globale interamente gestita da giovani volontari che fa uso delle tecnologie, suo punto di forza per creare un mondo migliore. Un’organizzazione italiana a dispetto del nome, lanciata con soli 150 euro nel 2005 e che è diventata in poco tempo modello innovativo di cambiamento, ripreso poi anche da altre organizzazione persino dall’Onu. La YAC offre solo corsi online di formazione gratuiti, in metodologia “peer to peer” (cioè rete paritaria; una rete di computer o rete informatica senza nodi gerarchizzati come clienti o serventi) che permettono a ragazzi di tutto il mondo di diventare protagonisti attivi del cambiamento nelle prossime comunità. Cosa non del tutto indifferente se si pensa che il 62% delle popolazione globale ha meno di 25 anni e i problemi da affrontare sono molti. Per questo motivo i corsi trattano di ambiente, diritti umani e salute. Ma anche di fundraising e project management. Raggiungono ragazzi in 130 paesi del mondo, molti dei quali danno poi via a progetti sul campo come ad esempio la cooperativa di raccolta e riciclo dei rifiuti fondata dai giovani sordomuti in Nigeria, o le campagne informative sui Goal di Sviluppo del Millennio create dai ragazzi delle isole Tonga per le emittenti locali. E ancora ragazzi che creano “Peace Club” per insegnare ai bambini il valore della pace in Etiopia o lanciano gruppi di scrittura creativa in Kashmir. Un impatto virtuale a tutto tondo che riscuote successi dopo successi.

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