Sulle onde della luna. Donne di mare, storie di pesca.

Autore: ASSUNTA SCORPINITI
copertina sulle onde della luna assunta scorpiniti


DONNE DI MARE SULLE ONDE DELLA LUNA
La rivoluzione letteraria di Assunta Scorpiniti

di Pasquino Crupi

Critico letterario e storico della letteratura calabrese


Pensate che paradosso. L’Italia è bagnata da tre parti del mare. Ciò che le merita la definizione di penisola. Il mare non bagna Napoli (1963) è il titolo di un grande romanzo di Anna Maria Ortese. E non c’è dubbio che non bagna, cioè non attira, i nostri scrittori e narratori, che sia d’altura, sia di pianura rifuggono dalle sue salse onde. Il solo a farvi eccezione con I Malavoglia è Giovanni Verga, che, pur avendo raggiunto sul mare la sua gloria, ritorna al mondo contadino con Mastro Don Gesualdo. Comunque, aveva indicato la via del mare.

I neorealisti la disattesero, forse convinti che l’unica classe lavoratrice fossero gli operai e i contadini. E il mare scomparve nella letteratura narrativa, cedendo le sue onde vibranti alle navi da crociera, degne solo di cronache giornalistiche. Al di sopra di Napoli, il mare ebbe l’onore delle belle lettere in Sull’Oceano (1889). Risulta, poi, che dal De Amicis e dal Verga a scendere il solo scrittore che abbia impostato un romanzo sul mare sia stato Corrado Alvaro con l’opera, appunto, intitolata Il mare (1934). Poi, più nulla.

La nostra è letteratura contadinesca, è letteratura della terra, che produce terrazzani ed emigranti. I quali attraversano il mare senza accorgersene, cioè senza che i loro descrittori lo descrivano: da Francesco Perri a Saverio Strati. Fatta eccezione per Giuseppe Gangemi ne La Signora di Ellis Island (2011) e per Gioacchino Criaco in American taste (2011). Ma non c’è stato chi abbia raccontato i lavoratori e – figurarsi – le lavoratrici del mare. Qui, in Italia.

Bene, questa astenia è stata interrotta da Assunta Scorpiniti, giovane e matura narratrice. Della quale si può dire che sul tema del mare ha una sua originalità assoluta. Poiché lei, per prima, in Sulle onde della luna. Donne di mare, storie di pesca (2012), ha raccontato quello che nessun altro ha raccontato: non il mare come spettacolo della natura, ma il mare come fonte di vita e fatica, vita e morte, e le donne del mare, che suppliscono ai mariti in guerra e ai mariti sepolti nella nuda terra.

Giovanni Verga le aveva lasciate a terra e a casa ad attendere i mariti. Assunta Scorpiniti le ha imbarcate con i mariti e i fratelli, in luogo dei mariti. Lavoratrici del mare e sul mare. Questo nessuno lo aveva mai descritto. Anche gli scrittori veristi o neorealisti svagano e si distraggono. E sono vittime del madonnismo, procedente dal settentrionale Alessandro Manzoni.

Altri dirà della pagina curata di Assunta Scorpiniti dove si sente la musica della prosa di Corrado Alvaro. Altri dirà della sociologia di sentimento della Scorpiniti che si serra al narrato. A ma interessa qui dire che con le sue donne di mare, con quel mare, visto da riva dai bambini e dalle bambine, Assunta Scorpiniti provoca una rivoluzione letteraria.

Voi, che mi leggete, pensate che esageri. Nient’affatto. Quand’è che si produce una rivoluzione letteraria? Quando – e ce l’ insegna Francesco De Sanctis – si introduce nella pagina della letteratura italiana un nuovo ceto sociale. Da questo lato, la prima rivoluzione epocale fu provocata dal Manzoni con l’introduzione degli umili, la seconda da Vincenzo Padula (non il Verga) con i primitivi, la terza da Italo Svevo con i travet, la quarta da Francesco Perri con gli emigranti. E la quinta da Assunta Scorpiniti con le donne di mare.

Alla letteratura italiana mancava questo ceto, che la rendeva mutilata, zoppa. Assunta Scorpiniti ha risarcito questa mutilazione. Cariati, che odora di sale e di sudore, che richiede sale, resterà nella storia per Lei.

IL RACCONTO DI UN’IDENTITA’ MEDITERRANEA Introduzione al volume di Assunta Scorpiniti (autrice)

La gente di mare ha l’occhio puntato sulla luna di cui stima il favore o la malevolenza sulla vita terrena, oltre che sulle maree e le correnti da cui dipende l’attività della pesca.

Presenza irrinunciabile, la luna con le sue fasi, in armonia con le stagioni naturali e umane e con l’essere femminile, è il simbolo di tutto ciò che ha un ciclo, un respiro che vive… quel respiro che il mare rinnova di continuo e che, proprio la donna, custodisce dentro di sé.

Nel triangolo donna, mare e luna si compie, dunque, il mistero della vita che alimenta il sentimento femminile fatto di attese, speranze, timori, gioie e malinconie e della capacità di scrutare l’orizzonte fisico e quello dei pensieri, rinforzando i legami di appartenenza e degli affetti.

In questo libro, già nella metafora del titolo, intendo rilevare queste caratteristiche, incarnate nelle figure di Caterina, Maria, Immacolata e delle altre donne di una comunità marinara calabrese di cui sono protagoniste.

Sono donne vere, come le loro storie che rivivono, nel libro, attraverso la memoria di altre donne (o uomini) di famiglia; ho, infatti, operato sulla base di una ricerca antropologica che mi ha consentito di ri-costruire un tempo e un mondo e trarre, da tante “voci del mare”, immagini, costumi, saperi, episodi e luoghi da descrivere intorno ai fatti principali.

Mi è piaciuto soffermarmi sulle donne “assennate”, capaci di gestire la quotidianità e portare avanti la famiglia durante le lunghe assenze dei loro uomini con i quali condividono al massimo grado i pericoli del mare e le sue sfide; ma anche su figure irripetibili di donne pescatrici, “forti come rocce”, ma tenere nella loro essenza femminile.

Per tutte loro auspico il “diritto all’universalità”, per quel ruolo svolto lontano dalle luci della ribalta, eppure importante nei processi di cambiamento e nella costruzione dell’identità femminile calabrese.

Il libro si completa, nella sua seconda parte, con le storie di pesca (sullo sfondo di grandi eventi come la seconda guerra mondiale, di fenomeni come l’emigrazione, di cambiamenti epocali come la motorizzazione delle barche) e, nella terza parte, con un testo teatrale; nell’insieme, il racconto, per me molto appassionante, di una realtà umana e culturale indicative dell’identità e della storia mediterranea fondata sul lavoro umano.

Lo considero il grande tema dell’intera mia narrazione della Calabria e del Sud per due ragioni principali: perché fa parte di una storia condivisa con tanta umanità che il Mediterraneo ci fa incontrare da sempre e più che mai in questo tempo di movimenti e sbarchi; per l’urgenza di raccontare una Calabria ritenuta “minore”, ovvero la Calabria dei lavoratori (della terra, del mare, dei migranti…) i quali ieri come oggi s’impegnano a portarla avanti con la dignità del lavoro quotidiano. Una Calabria che abbiamo il dovere di far conoscere oltre il prevalere mediatico di quella insanguinata, legata ai fatti di ‘ndrangheta, nei cui confronti, naturalmente, non abbassiamo la guardia.

PRESENTAZIONI

Il volume, oltre ad avere recensioni e presentazioni sulla stampa regionale e nazionale e in trasmissioni televisive (Rai ed emittenti regionali) è stato è stato presentato con convegni e reading letterari presso:

– Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Festa Internazionale della Donna

– Città di Waiblingen (Germania), a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda (evento Interkulturelle Wochen, di dialogo interculturale, in rappresentanza della cultura italiana)

– Altomonte, Palazzo Battaglia, evento “Il maggio dei libri”

– Cariati, salone area portuale a cura di Italia Nostra, Coop. Pescatori, Amm. Comunale – Cosenza

– Palazzo Provincia a cura dell’Assessorato Provinciale alla Cultura

– Cirò Marina a cura di Lega Navale Italiana e Italia Nostra – Al Tropea Festival Leggere&Scrivere

– Liceo Scientifico “S.Patrizi” di Cariati

– Liceo Scientifico “Galilei” di Trebisacce

– Botricello (CZ), evento “Librinpiazza” a cura dell’Amm. Comunale

– San Lucido, centro storico a cura dell’Amm. Comunale (evento letterario estate)

– Cirò Marina, evento “Radici”

– Rossano, Eden Lido, a cura della casa editrice Ferrari

– Cariati, evento “Rotta del buon pescato italiano”, a cura del Ministero Agricoltura e Pesca


SCHEDA BIBLIOGRAFICA:
Assunta Scorpiniti Sulle onde della luna. Donne di mare, storie di pesca.
Raccolta di racconti suddivisa in 10 storie di donne di mare, 5 storie di pesca; testo teatrale e glossario
Con prefazione di Pasquino Crupi
Rossano (CS), Ferrari, 2012
Pagine 214
Euro 15,00

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