RENZI: Un Premier che potrebbe essere un valido esempio per tanti amministratori pubblici. Un modo per destarli dal loro preoccupante torpore.

Una mia personale premessa é d’obbligo. Non sono tra coloro che annoverano una lunga militanza nel partito, di quelle della prima ora, di Matteo Renzi. Il mio approccio nei confronti del giovane ex Sindaco del capoluogo toscano si é sempre contraddistinto dal guardare alle sue iniziative con curiosità e ponderatezza. Un sentimento oculato, guardingo e di attesa, ma non scettico in partenza per partito preso. Laddove arriveranno, saranno i risultati a parlare. Nell’incertezza o meno dell’inizio della Terza Repubblica, c’é un elemento che mi meraviglia dei primi giorni del Governo a trazione Renzi. Forse una conferma della sua esuberanza. Mi riferisco ai segnali che il neo Presidente del Consiglio dei Ministri sta dando agli italiani. Non cambierà, così ha dichiarato, le sue abitudini di Primo cittadino. Continuerà a stare tra le persone allo scopo di raccogliere le loro esigenze e idee. Punterà al riscatto della scuola, da qui le sue visite settimanali in Italia a turno in un istituto scolastico. Bene. Un Premier che potrebbe essere un valido esempio per tanti amministratori pubblici locali e nazionali. Un modo per destarli dal loro preoccupante torpore. L’obiettivo di Renzi é costruire un rapporto franco e schietto con gli italiani. Riconquistare la loro credibilità e la fiducia nelle istituzioni pubbliche. Un’inversione a 360 gradi, rispetto ai giorni nostri. I risultati non si conoscono, ma credo vada premiata la buona intenzione che aiuta a sollevare l’umore e lo spirito degli italiani. Serve da parte degli amministratori pubblici locali tanta creatività. Un processo di costruzione sociale che favorisce tanta socialità da raggiungere con modi e forme diverse, a seconda degli spaccati che formano le singole comunità. Ciò dovrà liberare e promuovere l’effervescenza dei luoghi. A questo punto, i fatti mi portano a fare una riflessione. Quanti rappresentanti istituzionali, impegnati lungo la penisola, si desteranno dal loro immobilismo? Quanti di essi penseranno che é giunto il momento nel quale i cittadini sono soggetti con cui dialogare e interagire e non elementi passivi della collettività? Allora se c’é una cosa che colgo in positivo dell’avvio del Governo Renzi é la gran voglia di voler coinvolgere gli italiani, attorno a una sfida non facile e per la quale urge tanto coraggio. Credo che nessuno debba sentirsi escluso da questa chiamata alle armi. Al contrario, sentirsi protagonista nel rompere vecchi e superati schermi. Dalla più piccola Amministrazione comunale, dei più degli 8.000 Comuni del Paese, alla più grande, occorre farsi coinvolgere da questa voglia di fare e di fare per la gente. E’ il momento di non fasciarsi la testa prima del previsto, ma di farsi prendere dalla voglia di rinnovamento e dinamismo, che in questa occasione verrà profusa dal centro alle periferie. A questo punto, tornando al nostro piccolo, a Cariati nello specifico, ci sarà qualcuno che si sentirà inondato dal coinvolgente vento che soffia da lontano? Nicola Campoli

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