PADRE E FIGLIO ARRESTATI PER L’ACCOLTELLAMENTO A MANDATORICCIO: LA VITTIMA ERA IN PROGNOSI RISERVATA

Dopo il fermo del fratello autore materiale dell’aggressione, i carabinieri di Corigliano-Rossano individuano anche il padre e il figlio come responsabili del tentato omicidio avvenuto lo scorso agosto a Mandatoriccio

Antonio Loiacono

Sono stati arrestati ieri a Castrovillari un padre e suo figlio, ritenuti coinvolti nell’accoltellamento di un giovane avvenuto nella notte del 25 agosto scorso all’interno di un complesso turistico di Mandatoriccio. I due, originari del napoletano, devono rispondere di tentato omicidio e porto in luogo pubblico di arma bianca.

L’episodio aveva già visto, lo stesso giorno, il fermo di un altro giovane, figlio e fratello degli arrestati, individuato come autore materiale dell’aggressione. La vittima, anch’essa di origine napoletana, era stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Cosenza, dove era stata ricoverata in prognosi riservata. Dopo giorni di apprensione, le sue condizioni sono gradualmente migliorate, suscitando sollievo tra familiari e amici.

Le indagini dei carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari sotto la direzione del procuratore Alessandro D’Alessio, hanno proseguito il loro corso dopo il fermo iniziale. L’attività investigativa ha permesso di raccogliere elementi indiziari secondo cui anche il padre e il figlio arrestati ieri avrebbero avuto un ruolo nell’aggressione.

Valutati dal Tribunale di Castrovillari, tali elementi hanno portato all’emissione di misure cautelari in carcere nei confronti dei due congiunti, che si sono presentati spontaneamente in carcere.

“È un passo importante per fare piena luce su un episodio che aveva scosso la comunità,” ha commentato un ufficiale dei carabinieri. Tra residenti e turisti del complesso di Mandatoriccio, permane la sensazione di sollievo mista a incredulità: “Non avremmo mai immaginato che potesse succedere una cosa simile qui,” racconta una testimone, ancora scossa dall’accaduto.

Le indagini continuano per chiarire ogni dettaglio dell’aggressione e verificare eventuali ulteriori responsabilità.

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