COORDINAMENTO SINDACALE UNITARIO – CASA RECLUSIONE ROSSANO COMUNICATO STAMPA DEL 17.07.2011 Nonostante la penalizzante e sofferta azione di protesta da tempo in atto e che vede un gruppo di persone autoesludersi dai rispettivi nuclei familiari, ancora, nessuna parola, nessun rigo, niente di chè è stato esternato nel merito dal Ministero della Giustizia Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria. Ad oggi, domenica 17 luglio 2011, il personale di Polizia Penitenziaria di Rossano, non ha avuto il privilegio di essere considerato. Rammentiamo che da giovedi u.s. parecchie decine di persone fra mogli, figli, genitori, parenti ed amici non hanno il privilegio di godere del tempo, elemento purtroppo non rigenerabile dalluomo, della presenza dei propri cari che stazionano, ininterrottamente, nellarea del penitenziario anche al termine del doveroso e puntuale espletamento dellattività di servizio. Lindignazione, unitamente alla mortificazione, per non essere destinatari delle doverose e richieste attenzioni è al massimo, di pari intensità ed equivalente allorgoglio ed alle motivazioni che alimentono la forza e la volontà di continuare il gioco al massacro che scientemente non si vuole fermare. Un prezzo altissimo quello richiesto e corrisposto dal Personale di Polizia Penitenziaria di Rossano con grande dignità ed inaudita compostezza, il tutto per vedersi riconosciuti da chi, paradossalmente si vanta di dirigerli non privilegi ma diritti, non agi ma condizioni lavorative degne di essere tali definite. Una pagina vergognosa quella che si sta vergando sulla pelle dei Poliziotti di Rossano. Un atteggiamento incomprensibile che non lascia che amerezza e profonda delusione in chi ancora, come le scriventi organizzazioni sindacali, crede nel confrondo democratico e civile che si manifesta e si concretizza con il dialogo. In nome e per conto dei nostri compagni, delle loro famiglie, il Coordinamento Sindacale Unitario di Rossano fa appello alla sensibilità, allonestà intellettuale, alla moralità di chi, a vari livelli, è in potere di far giungere, nella struttura penitenziaria di Rossano, il Capo dellAmministrazione Penitenziaria, Dr. Franco Ionta al fine di verificare, di persona, le condizioni in cui i poliziotti operano e per ascoltare, dalla loro viva voce, senza filtri di sorta, il disagio prima che la situazione precipiti oltre. Nel mentre il tempo trascorre il gruppo di persone che si autoconsegnano si infoltisce sempre più e non si escludono ulteriori e più eclatanti azioni; ciò non deve e non può essere considerata una minaccia ma una certezza dato che, da tempo, si è oltrepassato il punto di non ritorno. Si sente lopportunità a questo punto di rivolgere un invito – appello sentiamo agli organi dellinformazione, ai quali si ribadisce e si attesta immensa gratitudine per leccellente supporto finora garantito, affinchè la sofferenza ed il sacrificio dei nostri compagni segregati non resti confinato nel lembo della provincia e valichi finalmente i confini regionali, ve lo chiediamo con la consapevolezza che ciò è nellinteresse delle sicurezza e della legalità, bene prezioso di tutti. Corre lobbligo qui ringraziare: per laccorato appello lanciatato nei giorni scorsi dal Prof. Franco Corbelli al Ministro della Giustizia in favore del personale di Rossano; il Signor Sindaco di Cariati, Avv. Filippo Giovanni SERO, per la sensibilità istituzionale posseduta e dimostrata in più occasioni in favore del penitenziario di Rossano essendo egli prezioso testimone, in ordine continuo ed instancabile prodigarsi in favore delluomo detenuto del personale operante nella casa di Reclusione; ed in ultimo, ma certamente il più commosso ringraziamento è destinato al Consigliere Provinciale, Arch. Ernesto Rapani, che non lesina il suo personale prezioso e sproporzionato interesse ed impegno verso le problematiche che affliggono il personale delle forze dellordine, in ragione della sua assoluta abnegazione ed impegno in favore della legalità e della sicurezza del cittadino. F.to. – Il Coordinamento Sindacale Unitario Casa Reclusione Rossano
Views: 1
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.