
■Antonio Loiacono
Con un’ambizione senza precedenti, la Commissione Europea ha proposto un aggiornamento alla raccomandazione del Consiglio del 2009 sugli ambienti senza fumo, per includere anche sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato (HTP). Questa proposta, che mira alla creazione di una “generazione senza tabacco,” suggerisce restrizioni più rigide anche per i luoghi all’aperto, un ambito che, fino ad oggi, è stato regolamentato dai singoli Stati membri. La revisione invita i paesi dell’UE ad estendere i divieti di fumo alle aree ricreative all’aperto frequentate da bambini, come parchi giochi, parchi divertimento e piscine, oltre che a edifici pubblici come scuole, fermate dei mezzi pubblici e stazioni ferroviarie.
L’obiettivo della Commissione Europea è chiaro: proteggere la salute dei cittadini, specialmente dei più giovani, dagli effetti devastanti del fumo passivo. Da Bruxelles ricordano che circa il 9% dei casi di malattie cardiovascolari è causato dall’esposizione al fumo passivo, che aumenta il rischio di malattie cardiache fino al 30% e quello di cancro fino al 16%. Con dati così allarmanti, appare evidente la necessità di rafforzare le misure di protezione, soprattutto nei luoghi pubblici ed in aree frequentate da bambini e famiglie, per ridurre l’incidenza delle patologie correlate al fumo.
In Italia, le normative contro il fumo negli ambienti pubblici hanno una lunga storia, che ha inizio con la legge Sirchia del 2003, la quale sancì il divieto di fumo nei locali chiusi e nei luoghi di lavoro. Negli ultimi anni, inoltre, molti comuni italiani hanno introdotto divieti locali. Milano, ad esempio, dal 2021 ha imposto restrizioni al fumo nelle aree verdi e ha annunciato l’estensione dei divieti a tutte le aree pubbliche della città entro il 2025.
L’estensione dei divieti di fumo a spazi all’aperto come parchi giochi e piscine è una novità significativa, che suggerisce un cambiamento culturale nel modo in cui l’Europa intende promuovere il benessere collettivo. Per generazioni, il fumo è stato parte della vita quotidiana di molti, anche negli spazi pubblici, ma questa nuova proposta punta a costruire un futuro in cui gli spazi pubblici siano ambienti più sani e sicuri per tutti.
La proposta di regolamentare il fumo negli spazi all’aperto è certamente un argomento dibattuto. Mentre molti sostengono che l’introduzione di divieti negli spazi all’aperto possa apparire eccessiva, gli esperti di salute pubblica sottolineano che i benefici derivanti da una maggiore protezione dai rischi del fumo passivo sono innegabili.
Questa misura potrebbe avere un impatto positivo a lungo termine, creando ambienti in cui i giovani non sono più esposti al fumo sin da piccoli e scoraggiando, di conseguenza, l’abitudine di fumare.
La proposta dell’Unione Europea rappresenta un impegno verso una “generazione senza tabacco” ed una società che dà priorità alla salute ed al benessere dei suoi cittadini. Un passo ambizioso che richiede collaborazione e consapevolezza, ma che, se attuato, potrebbe segnare una svolta nella prevenzione di malattie legate al fumo. Con l’introduzione di divieti mirati e l’educazione delle giovani generazioni, è possibile sperare in un futuro in cui il fumo sia solo un lontano ricordo, riservando ai bambini di oggi e di domani la libertà di crescere in un mondo più sano e libero dagli effetti del fumo passivo.
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