
Marocco – Portogallo = 1 -0 (42° Y. En-Nesyri)
– I mondiali scandiscono le nostre vite, lo hanno fatto con quelle dei nostri avi e lo faranno in futuro anche con quelle di chi ci sarà dopo di noi.
Stavolta ai mondiali di tutti è storia vera: il Marocco è la prima squadra africana, nonché il primo paese arabo, ad entrare tra le prime 4 grandi del mondo. Non è poco, anzi, è quasi tutto in Mondiali contestati come questi, ma che confermano come il calcio sia ancora oggi, sia stato e soprattutto sarà sempre di tutti. Senza quelle orribili distinzioni di razza, sesso, confini, classi sociali e altre schifezze che, purtroppo, si annidano nella politologia e in alcune ideologie.
Questo perché quando muoviamo i primi passi nella vita ci sono sempre due cose intorno a noi: una mamma da abbracciare e una palla da calciare. Non a caso nel mondo latino le chiamano entrambe “Mi vieja”.
A questo ormai leggendario Marocco è bastato un colpo di testa allo scadere del primo tempo, mescolato a una incredibile papera del portiere portoghese, per vincere col Portogallo, dopo un primo tempo bruttino. Nel firmamento della storia entra anche la stella cadente di questi mondiali, Cristiano Ronaldo, ma non basta a un Portogallo che è parso troppo rinunciatario e forse anche dilaniato dalla continua fuga di notizie da uno spogliatoio a pezzi anche a causa delle bizze e dei litigi della sua celebrità più conosciuta. Il Marocco vive soprattutto di ripartenze e si basa sulla sua solida difesa. Stavolta pure fortunata qualche volta, soprattutto quando nel finale i lusitani la assediano. Sono 90 minuti sostanzialmente equilibrati e decisi da una papera clamorosa, un ‘ uscita a dir poco sbagliata di Diogo Costa, tuttavia tanto basta ai marocchini. E allora si fa la storia e si fa la festa, il Marocco fa un’ impresa inaspettata e allora possono scattare i bagordi della comunità marocchina iin tutta Italia e non solo.
Inghilterra – Francia = 1-1 (54° H. Kane (R), 17° A. Tchouameni, 78° O. Giroud)
– Il “Bacio” di un piccolo diavolo regala il paradiso alla Francia.
E’ Antoine Griezmann, le Petit Diable , che a un certo punto calibra un cross perfetto per la testa di un 36enne, Olivier Giroud, che la mette dentro a una decina di minuti dal 90°, diventando così il miglior marcatore nella storia della sua nazionale eguagliando il leggendario Roger Milla ai Mondiali.
Per gli inventori del calcio è l’epilogo, ormai, anche se troveranno comunque il modo di sbagliare un rigore con il loro capitano Kane. Evapora così il sogno di un’ altra Coppa là dove il calcio è stato inventato: l’ Inghilterra. Eppure, soprattutto nel secondo tempo gli inglesi hanno giocato meglio e hanno tirato perfino più in porta rispetto ai rivali.
E’ stata una gara equilibrata, però la Francia va avanti all’ improvviso e proprio all’ inizio del match, quindi riesce anche a terminare così i primi 45 minuti, grazie a una fucilata da fermo di Tchouameni.
Nel secondo tempo la nazionale dei 3 leoni entra meglio in campo e infatti gioca bene, molto bene, tanto che mette sotto i francesi e su rigore trova un meritato pareggio. Lo fa con capitan Kane, lui e Lloris sembrano Holly e Benji, compagni di squadra degli Spurs di Londra.
Ma è proprio nel momento migliore per gli inglesi che il solito Giroud riporta avanti i francesi, grazie a un’ invenzione di Griezmann, che fa volare i suoi in semifinale. Ora c’è il Marocco, clamorosamente, in una partita che valica ogni confine: sportivo, storico, politico.
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