L’UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA RAGGIUNGE IL PRIMO POSTO TRA I GRANDI ATENEI ITALIANI NELLA CLASSIFICA CENSIS 2024/2025

UNICAL Cosenza

■Antonio Loiacono

L’Università della Calabria (Unical) ha raggiunto un traguardo storico, conquistando il primo posto tra i grandi atenei italiani nella prestigiosa classifica Censis 2024/2025. Dopo due anni consecutivi in terza posizione tra le università con un numero di iscritti compreso tra 20.000 e 40.000, l’Unical ha ottenuto il punteggio generale più alto, consolidando il primato per servizi e borse di studio offerte agli studenti.

Con un punteggio finale di 92,2, l’ateneo calabrese ha superato le università di Pavia (89,5) e Perugia (87,7), le quali l’anno scorso occupavano rispettivamente il primo ed il secondo posto. Questo risultato è un riconoscimento dell’eccellenza raggiunta dall’Unical, che si posiziona al vertice assoluto nazionale per servizi e borse di studio, con un punteggio perfetto di 110 su 110.

Il primato nella categoria “borse” è stato ottenuto grazie alla collaborazione con la Regione Calabria, che ha finanziato non solo l’Unical, ma anche gli altri atenei calabresi, come l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università Magna Graecia di Catanzaro, anch’essi ben posizionati in questo parametro.

Il rettore Nicola Leone ha dichiarato: “Il primato dell’Unical nella classifica Censis conferma la qualità e l’eccellenza del nostro ateneo. Siamo risultati primi, con il punteggio massimo, in aree chiave come borse di studio e servizi agli studenti, fattori che contribuiscono a rendere l’Unical altamente apprezzata. Questo successo è evidenziato anche dai risultati dell’indagine Almalaurea e dai dati sulle iscrizioni attualmente aperte, che chiuderanno il 30 agosto”.

Il rettore ha sottolineato che la posizione di vertice è il risultato di un aggiornamento continuo dell’offerta didattica, metodologie innovative e ricerca scientifica di qualità, rafforzata da collaborazioni internazionali e dall’arrivo di studiosi di alto profilo. I progressi in infrastrutture e sostenibilità hanno reso il campus più green, migliorato gli spazi per la didattica, le biblioteche ed i laboratori. Anche il tasso di occupazione dei laureati è notevole, nonostante le sfide del contesto territoriale, grazie agli investimenti in hub di innovazione e incubatori di startup.

L’internazionalizzazione, promossa attraverso programmi di mobilità ed accordi per il rilascio congiunto di titoli internazionali, ha ulteriormente arricchito l’ambiente culturale del campus. “Questi risultati”, conclude il rettore Leone, “sono il frutto dello sforzo coeso di tutta la comunità universitaria, dai docenti agli studenti, al personale tecnico-amministrativo, tutti impegnati nel consolidare la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi offerti, contribuendo così allo sviluppo sociale ed economico del territorio”.

L’eccezionale traguardo dell’Unical non solo evidenzia l’impegno e la dedizione dell’intera comunità universitaria, ma rappresenta anche un esempio di come un’istituzione accademica possa diventare un faro di eccellenza ed innovazione, contribuendo significativamente al progresso della regione e del paese.

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