Le nuove generazioni stanno provando, a inventare iniziative e occasioni quale volano di attrazione turistica.

Per un caso molto fortuito, ieri pomeriggio, ho avuto con un giovane cariatese un piacevole scambio d’opinione sulle prospettive di sviluppo turistico del paese, al di là della già nota risorsa mare. E’ stata una vera e proficua sorpresa, che ha destato in me tanta curiosità e mi ha messo di buono umore. Nelle parole del giovane, ben preparato, ho colto un grande amore, rispetto e orgoglio per la propria terra. Un forte senso di appartenenza e spirito di intraprendenza. Un’inesauribile desiderio di mettere in evidenza, a me ignaro interlocutore, le positività del luogo, oltre quelle solite e scontate. Sono venuto a conoscenza, infatti, di “spaccati” storico culturali del territorio al sottoscritto sconosciuti, pure frequentando Cariati da ben trenta anni. Sono certo che tanti degli elementi appresi sono ancora poco noti ai molti cariatesi. Mai avevo interagito in questi anni con le nuove generazioni che stanno provando, con passione e grandi sforzi, a inventare iniziative e occasioni quale volano di attrazione turistica. Allora, possiamo dire, che alla pigrizia dell’Amministrazione comunale, appunto, fa da contrasto un lieto e positivo fermento di quei giovani, che stanno tentando di sfruttare le positive attrattivitá di Cariati. Meritano un plauso questi giovani cariatesi che provano a giocare il loro futuro in loco. Ci riusciranno? Dobbiamo sperarlo tutti, sostenendoli nella sfida non di poco conto. Serve coraggio. Questa nidiata di giovani deve cogliere, a breve tempo, le occasioni reali e concrete offerte dalla nuova programmazione delle risorse comunitarie 2014/2020. Per farlo, occorre dallo loro stabilire un’interlocuzione diretta con gli amministratori pubblici del posto, in modo da favorire progetti sistemici. Questo passaggio rappresenta un punto determinante per la riuscita delle idee embrionali di sviluppo locale. Un partenariato tra la comunità dei giovani cariatesi, e perché no tanti di ritorno, e l’amministrazione comunale: é elemento indispensabile e imprescindibile per la riuscita dei progetti. Da più di un anno e mezzo, prima Fabrizio Barca e dopo Carlo Trigilia, Ministri per la Coesione Territoriale, oltre ad affrontare il tema critico della scarsa spesa delle risorse comunitarie del ciclo 2007/2013, stanno impostando la nuova programmazione relativa al periodo 2014/2020. La prossima pianificazione sarà caratterizzata da un approccio diverso. Dare attenzione alle specificità dei “luoghi”. Si punta a uno sviluppo più equilibrato e a una solidarietà tra i luoghi. Ci sono tutti presupposti per mettere a frutto, attraverso progetti mirati di valorizzazione delle potenzialità locali, un’azione che ha tutti gli elementi per essere sostenuta economicamente dalla Comunità Europea. La regione Calabria in primis deve puntare, per questo tratto della costa ionica, anche su un turismo sostenibile basato sulla fruizione delle risorse ambientali, che aiuta ad allungare la stagione. Infatti, Il turismo verde potrebbe valorizzare le risorse naturali attraverso la realizzazione di programmi sulla sostenibilità. La gestione sostenibile di queste risorse naturali non genera impatti negativi sull’ambiente, ma potrebbe aumentare i flussi turistici e di conseguenza le entrate. Per tutta risposta, la possibilità di verificare insieme, giovani e pubblica amministrazione, che le buone idee possono trasformarsi in prassi, è una fonte di incoraggiamento e può contribuire a rimuovere la pigrizia che, secondo il mio parere, caratterizza già da troppo tempo il momento storico della Giunta Sero. Nicola Campoli

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