
CARIATI Lacqua che arriva nelle nostre case è controllata secondo le norme sanitarie? È sicura per il consumo umano? Insomma, possiamo berla? Sono domande che il consigliere di minoranza Tommaso Critelli (Udc) pone allamministrazione civica a seguito delle numerose lamentele espressegli dai cittadini. Ci sono interi quartieri spiega Critelli ove utilizzare lacqua è davvero un azzardo, e non è necessario essere esperti per comprendere che qualcosa non va: basta aprire il rubinetto. Il prezioso liquido sgorga accompagnato da sabbia e pietrisco, tanto che anche fare una semplice doccia può rappresentare un pericolo. Figuriamoci cosa succede nella preparazione dei pasti. Non parliamo poi della potabilità: quasi tutte le famiglie sono costrette a rifornirsi di ingenti scorte di acqua minerale, con serio dispendio di danaro che diventa pesante in tempi di crisi generalizzata. Critelli individua le maggiori criticità nella zona maria: Dalla Piana del dottore a Santa Maria, non cè residente che non esprima dubbi sulla qualità dellacqua. Magari (e lo spero) i timori sono infondati, privi di base scientifica e dettati unicamente dallimpatto visivo poco gradevole, ma che, per favore, almeno si rassicuri la gente. Lesponente dellUdc suggerisce alesecutivo un monitoraggio periodico dellacqua: Daltra parte, il programma politico ed amministrativo dellattuale maggioranza (Amiamo Cariati, ndc), premiato dagli elettori nel 2006, prevedeva espressamente analisi costanti da rendere pubbliche, anche se capisco che mantenere le promesse elettorali è difficile quando si è con lacqua alla gola. Lironia del centrista: Quando chi ci governa era allopposizione, il tema era un vero e proprio cavallo di battaglia. Appena insediatisi, la stessa acqua, come per incanto, da nociva è diventata purissima. E ce lhanno data a bere.
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