
Al completamento della modificata composizione della giunta municipale mancava ancora laccettazione della delega al personale del consigliere di maggioranza Leonardo Trento, conferitagli dal sindaco Filippo Sero. Leonardo Trento, già assessore provinciale allUrbanistica, ha sciolto la riserva, motivandola con lurgenza di dover procedere con la massima celerità alla riorganizzazione della macchina burocratica comunale. Il compito non è dei più semplici, puntualizzano i componenti della minoranza Mario Sero, Francesco Cosentino, Filomena Greco e Tommasino Critelli, in quanto il caos amministrativo che, ad avviso della maggioranza, impera nellEnte non è causato dai dirigenti amministrativi e dal personale tutto, ma bensi dalle direttive impartite da Palazzo Venneri. Lopposizione ricorda, tra laltro, che tale riorganizzazione degli uffici era stata già sbandierata nel 2006; nonostante siano trascorsi ben sette anni di governo, precisa la minoranza, lesecutivo Filippo Sero non vi ha messo mai mano. Le problematiche che Leoanardo Trento dovrà risolvere sono diverse e non di facile soluzione. In primis le quattro mensilità di stipendi compresa la tredicesima in credito dai dipendenti comunali. Al momento solo semplici assicurazioni di pagamento a giorni da parte degli amministratori; mentre il saldo delle spettanze si complica in quando potrebbe verificarsi leventualità che lo Stato non eroghi al Comune i sospirati trasferimenti erariali, a causa di un errato invio di un certificato del bilancio agli organi competenti. Altro grosso nodo per Trento concerne i tanti debiti fuori bilancio ancora non riconosciuti e non inseriti nel bilancio 2012. Si parla, tra laltro anche di una cospicua somma richiesta indietro dal Ministero degli Interni percepita indebitamente dal Comune nel corso degli ultimi anni a titolo di mobilità di un dipendente comunale in quiescenza. Nellultima seduta consiliare Francesco Cosentino ha denunziato tale grave situazione, presentando una memoria scritta. Trento contestò vivaciemente laffermazione del consigliere di minoranza, asserendo che i suoi dati non erano veritieri. In data 07.12.2012 con un ulteriore richiesta, a mezzo di posta elettronica certificata, il Ministero dellInterno, ha confermato, diffidando il Comune, il proprio credito di euro 93.032,82 esattamente, quanto il capogruppo dellUDC aveva dichiarato nel consiglio del 29 novembre u.s. La problematica si complica ulteriormente se si considera che la pretesa economica del Ministero dellInterno ad oggi, sostiene il capogruppo dellUDC Francesco Cosentino, non trova copertura finanziaria nel bilancio comunale 2012, che risulta, per tanto, squilibrato.
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