EUROPEI 2020/21: IERI, LA PARTITA PIU’ ANTICA DELLA STORIA DEL CALCIO.

Svezia e Slovacchia = 1-0 (77° s.t. Forsberg (R)) – In quel di San Pietroburgo si sono affrontate 2 squadre che avevano ottimi e ragionevoli motivi per guardare con una certa fiducia alla partita e al proseguo nel torneo, poiché gli scandinavi, grazie a uno strepitoso, ma solo tr ai pali, Robin Olsen  nella prima giornata hanno fermato le furie rosse. Oggi, però, è la Svezia a uscire fortificata e ormai quasi sicura del passaggio agli ottavi da questa partita contro la Slovacchia. Un match, sinceramente, piuttosto noioso che si è sbloccato solo nel finale, grazie a un penalty trasformato in maniera impeccabile dal numero 10 svedese, Forsberg, che la mette proprio nell’angolino alla sinistra di Dubravka. L’estremo difensore slovacco aveva anche intuito dove sarebbe andato il pallone, ma il tiro era veramente troppo angolato. La Svezia vince e con 4 punti nel girone E si ritrova momentaneamente 1° e puo’ guardare con un certo ottimismo al futuro: gli ottavi di finale.

Croazia – Repubblica Ceca = 1-1 (37° p.t.  Schick (R),  47° s.t. Perisic) – In uno stadio che profuma di storia, il leggendario Hampden Park di Glasgow,  costruito addirittura nel lontano 1903 e un tempo definito “il più grande del mondo” è andato in scena il match tra Croazia e Repubblica Ceca . Una partita a tratti dura, spigolosa e lo dimostra anche un  “momento splatter”, che ha coinvolto l’ex romanista Schick. L’ex Roma  è stato infatti abbattuto in area da un ingenuo Lovren. Il giocatore croato, infatti, salta in alto, per impedire all’ ex giallorosso e Samp di colpire il pallone di testa, ma così facendo lo colpisce con una gomitata. Sangue a fiumi dal naso di  Schick che, eroicamente, dotato di tampone riceve comunque l’ok dell’arbitro, il signor Del Cerro Grande, per poter calciare il penalty. E 1-0 e terzo gol per Schick. Un vantaggio meritato, c’è da ammetterlo, perché la Repubblica Ceca era senz’altro partita meglio rispetto ad una spenta Croazia. Tuttavia negli spogliatoi Dalic deve aver detto qualcosa ai suoi e infatti a inizio ripreso, è il 47°, l’ interista Perišić pareggia i conti. E’ 1-1, risultato che non cambiarà fino al fischio finale.

Inghilterra – Scozia = 0-0 – Arriviamo al Big match di giornata, la sfida più antica della storia del calcio. Un incontro dove storia, geopolitica e Brexit si mescolano. Non è un caso se al triplice fischio gli scozzesi festeggiano il loro primo punto in questi europei quasi fosse la vittoria del torneo. Sì, perché come noto siamo in un’ epoca di Brexit, vista erroneamente da molti come un’ uscita dalla Unione Europea del Regno Unito, mentre è soprattutto qualcosa che riguarda, appunto, l’ Inghilterra e la Scozia, ancor di più l’ Irlanda del Nord. Il Regno, un tempo egemone che, secondo molti analisti, potrebbe essere ben presto disunito. Ed è anche per questo che tutti gli scozzesi festeggiano uno squallido e forse inutile pareggio, in questo 115° centoquindicesimo derby britannico, come fosse la vittoria nella finale di Londra. La partita è stata piuttosto noiosa, uno 0-0 che non premia nessuno e dove forse è addirittura la nazionale di  Clarke in fondo si è fatta preferire grazie a un gioco coraggioso e una Inghilterra  svogliata e poco reattiva per lunghi tratti del match.

MARCO TOCCAFONDI BARNI

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