
Egregio Direttore,
l’appassionata ed articolata riflessione del nostro illustre concittadino , il Dott. Nilo Arcudi , che non ringrazierò mai abbastanza per il suo contributo, ha profondamente scosso il mio rituale approccio al dibattito pubblico, risvegliando la improrogabile necessità di una “operazione verità” che sarebbe tempo si facesse sull’attuale Amministrazione e sul confronto politico a livello locale.
Mi è tornata in mente la bozza di appello ( che allego integralmente ) che all’indomani del mio abbandono del Coordinamento dell’Alternativa inviai in modo riservato ad alcuni uomini di cultura ed Associazioni affinché ne valutassero contenuti ed opportunità, e fornissero suggerimenti o modifiche. Inutile dire che non trovai la disponibilità che pensavo quasi scontata e ne rimasi molto deluso.
L’appello, perché di questo si tratta, del Dott. Arcudi ad una Amministrazione di “ Unità cittadina” è esattamente quella che proposi a più riprese all’interno del Coordinamento dell’Alternativa e che, pur trovando apprezzamento personale in alcuni, non venne mai presa in seria considerazione sempre perché si disse: “ …si dimostrerebbe una debolezza dell’Amministrazione. Aspettiamo di ridiventare forti!……”
Eravamo nel 2020. Questa Amministrazione è più forte oggi?
Intanto spero che il più qualificato apporto del Dott. Arcudi smuova il mondo della Cultura e la società civile, le Associazioni ed il mondo cattolico e cristiano, ad una riflessione su quale debba essere il ruolo di ognuno e se vogliamo rimanere spettatori passivi dei soliti giochi o vogliamo entrare in campo e lavorare per un futuro diverso e possibile.
Bozza-appello uomini cultura e associazioni (25 agosto 2020 – mai pubblicata)
Gli ultimi mesi di questa Amministrazione hanno confermato un’idea che da tempo circola tra le persone intellettualmente libere da ogni pregiudizio parentale, clientelare o di partito politico : il paese è in continuo e progressivo degrado in ogni ambito ed appare come “ bloccato” nello svolgimento dei ruoli istituzionalmente demandati agli Amministratori , ai Dirigenti, al personale dipendente, a cominciare dalle pratiche ordinarie e di prima necessità per finire alle più impegnative attività destinate a creare il tanto strombazzato sviluppo economico ( per il quale si erano “ …assunti impegni, non promesse…”) ed il “ cambio di mentalità” patetica illusione miracolistica , frantumatasi alle prime difficoltà!
Come se questo non fosse già abbastanza dannoso e grave per il futuro, ci tocca assistere ad un dibattito tra le forze politiche presenti in Consiglio comunale che assomiglia più ad un perenne litigio tra “ vicini invidiosi e primi della classe” , invece di quell’accorato e rispettoso confronto nella sincera ricerca del bene comune, da tutti auspicato in campagna elettorale ma che, rarissime volte, i cittadini hanno avuto il piacere di apprezzare nei fatti e negli atteggiamenti personali e di comunicazione istituzionale e/o social.
Tutto ciò avviene mentre:
– la situazione economica dell’Ente è drammatica – come mai nella sua storia- per i debiti vecchi e nuovi che si continuano a moltiplicare, riducendo la capacità di spesa anche per i più banali interventi di manutenzione;
– si è giunti ad una gravissima carenza di personale e mezzi in tutti gli uffici comunali – nessuno escluso – che è fonte manifesta di impossibilità ad espletare in maniera almeno dignitosa le attività e le pratiche indispensabili per l’attuazione di qualunque servizio o progetto comunale, piccolo o grande che sia;
– la maggior parte della popolazione è fortemente delusa nel constatare che nulla di quanto era stato promesso ha visto la luce e – ad oggi – nulla si intravede all’orizzonte che possa mantenere viva almeno la speranza di un miglioramento possibile in qualsivoglia settore;
– si constata, quasi giornalmente, l’inefficienza dei servizi primari , il peggioramento della loro qualità e nessun progetto strutturale credibile per la loro soluzione definitiva.
Intanto siamo immersi in una epocale crisi sanitaria ed economica provocata dal Covid-19, l’intero pianeta ed il suo ecosistema si avvicina al punto di non ritorno e invece di sostenerci a vicenda nella ricerca di nuove e ardite soluzioni, consci di essere tutti profondamente interconnessi ( “ sulla stessa barca”), si perde tempo prezioso e cercare colpe antiche, a contendersi un puerile primato di intelligenza ed esperienza “politica” (??), dimenticando che, se siamo ridotti così, il merito è di quella “politica”, indipendentemente da quale colore avesse, ieri come oggi.
Alla luce di tutto questo, numeri alla mano, nessun “salvatore della patria” potrà risollevare le sorti del nostro Comune , poiché non basteranno le pur geniali idee se non ci sono fondi e , soprattutto, il personale e gli uffici adeguati per curarne la realizzazione. Questo , gli addetti ai lavori lo sanno fin troppo bene, ma preferiscono non dirlo , nascondendo così ai cittadini la reale gravità della situazione.
Occorrerebbe allora una grande alleanza di tutte le persone di buona volontà , di qualunque pensiero o partito , senza esclusione di alcuno, tranne logicamente coloro che avessero liti pendenti con il Comune, che mettessero a disposizione la loro esperienza professionale, le loro idee, il loro know-how maturato all’estero per poter ridisegnare il futuro che vogliamo per i nostri figli e i nostri nipoti, oltre che per noi che vogliamo spendere per questo le nostre energie residue.
Che l’amministrazione in carica proceda ad un rivoluzionario rimpasto che coinvolga anche i rappresentanti della minoranza e della società civile per dare credibilità provata della propria intenzione di invertire l’attuale andazzo che, senza entrare nel merito delle complesse vicende, si è dimostrata incapace di produrre il cambiamento sperato ed atteso. Altrimenti abbia il coraggio di fare quello che normalmente si fa con un amministratore che non sia stato in grado di produrre i risultati attesi: Si rimuove o si invita a lasciare, in modo che i cittadini possano decidere a chi affidare le sorti del proprio Comune.
Il nostro appello è rivolto allora a tutti i cittadini di questo paese affinchè sostengano con la loro sottoscrizione la richiesta che noi facciamo al Sindaco , all’intero Consiglio Comunale , a tutti coloro che sono impegnati politicamente , dentro e fuori l’amministrazione, di costituire una grande alleanza che rappresenti tutte le componenti , includendo anche coloro i quali si sono tenuti giustamente lontani dalla puzza di una vecchia politica personalistica e clientelare e che finalmente potrebbero dare il loro prezioso contributo, che per troppo tempo è mancato alla causa della ricerca del bene comune.
Perché da questa tremenda crisi mondiale che tutti saremo chiamati ad affrontare nel modo che ancora non conosciamo, potremo uscirne vincenti solo insieme , riconoscendo i propri limiti e valorizzando il più piccolo ed umile contributo come prezioso e indispensabile per il traguardo finale.”
Fin qui l’appello rimasto nel cassetto, ma vista l’attuale situazione di dissolvimento di maggioranza ed opposizione, sarebbe un vero miracolo l’accoglimento della proposta di unità cittadina. Ma se il miracolo non avverrà la cosa più dignitosa e coerente sarebbe quella di porre termine a questa “sfortunata” gestione per consentire un nuovo corso senza avvelenare l’auspicabile dialogo con vergognosi interventi di spesa “elettoralistici”.
Se manca il coraggio di difendere con ogni mezzo il bene comune si diventa complici del resto del disastro che potrebbe ancora attenderci.
Antonio Trento – Presidente dell’Associazione Capodanno in Paradiso – ex Coordinatore dell’Alternativa
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