
Siamo arrivati al cuore dell’estate 2019. L’Italia vive la sua ennesima crisi politica. La gente comune quasi non ci fa più caso. Ma soprattutto gli italiani sono stanchi dei soliti riti che offrono uno spettacolo di basso livello.
Nel frattempo, cambia ben poco sul versante locale. Basta tenere sott’occhio il social che va per la maggiore, facebook.it, per rendersi conto, seppure in un ambito più circoscritto, che Cariati non si differisce molto dal panorama nazionale.
Ormai si assiste a un ping pong di post giornalieri cui seguono considerazioni pieni di rabbia e odio. Si tratta di una montagna di cattiverie che tutto sommerge e tutto affoga. Chi pensa di misurare il suo consenso con i “mi piace” ritengo che ha perso completamente la bussola della realtà.
A tale proposito, non comprendo per niente a cosa miri tutto ciò. Se qualcuno pensasse che così conquisterà in avanti qualche briciolo di consensi credo si sbagli di grosso. Siamo nel pieno di un gioco virtuale forse del tutto incomprensibile ai cariatesi. Come tale siamo a un punto di non ritorno.
La lettura dello scenario è presto fatta. Basta parlare con i cariatesi. Stanchi di un clima surreale che addirittura li porta al disinteresse del momento politico. Le persone sono annoiate di post e contro post. Un gioco per pochi solisti della tastiera che alimenta irrecuperabili divisioni.
La politica al ribasso, a parole semplici, non piace. Incarna un modello che ha stancato. Arretrando tutti a un livello minimo, abbassa di tanto i livelli di convivenza civile, etica e sapere. Comporta un peggioramento collettivo. Il conflitto personalizzato, del discredito su tutto e su tutti crea un sempre più grande gap tra la politica e i cittadini.
Va rimessa la persona con i suoi desideri al centro, non come singolo ma come protagonista di una comunità. L’unica strada praticabile insomma è il dialogo. L’unica che può permettere un affronto serio e profondo dei gravi problemi che attanagliano Cariati.
Settembre è alle porte. Qualcuno leggo promette fuochi e fiamme. Personalmente non so come si metterà la vicenda giudiziaria dell’avvocato Filomena Greco e di conseguenza la sua sospensione dalla carica. Indipendentemente credo sia necessario fare un passo concreto in avanti. Un atto di responsabilità forte e deciso da parte di chi governa adesso il Paese e di chi è all’opposizione.
Perché non convocare un Consiglio Comunale aperto mettendo un unico punto all’ordine del giorno: Cariati 2020/2023. Invitando a partecipare all’Assise tutti i cariatesi, le associazioni civiche, i rappresentanti in organismi sociali a livello provinciale, unitamente a chi opera economicamente sul territorio. Fare una diretta su facebook.it potrebbe essere un’idea per allargare la partecipazione ai cariatesi lontani, che sentono molto forte il richiamo della propria terra.
Il bene del Paese prima di quello personale o della propria parte, deve rappresentare il filo conduttore dell’appuntamento. Ridando così un orizzonte e una speranza a tutti, ricostruendo un clima di serenità. Occorre ricostruire la comunità e rimettere insieme le persone in spirito di solidarietà, fronteggiando l’arroganza che ha stancato i cariatesi, quelli comuni, che incontro tutti i giorni.
Felice Ferragosto 2019!
Nicola Campoli
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