400 MILIONI PER RICERCA E INNOVAZIONE

400 MILIONI PER RICERCA E INNOVAZIONE 16 MILA ENTI OTTERRANO SOSTEGNO ECONOMICO FONTE: CULTURALNEWS – 15 SETTEMBRE 2010 La Commissione Europea ha stanziato circa 6 miliardi 400 milioni di euro, destinati ad investimenti per la ricerca e l’innovazione. Questo pacchetto, è il maggior stanziamento da quando esiste la Ue e interessa un’ampia gamma di discipline scientifiche, politiche pubbliche e settori commerciali. Il finanziamento permetterà il progresso scientifico, migliorando la concorrenza europea e sosterrà la soluzione di alcune problematiche sociali quali: il cambiamento climatico, la sicurezza energetica ed alimentare, la sanità e l’invecchiamento della popolazione. Saranno 16 mila gli enti di ricerca, le università e le industrie europee (presenti nel lotto 3 mila piccole e medie imprese) che otterranno un sostegno economico. Con l’adozione della strategia “Europa 2020”, i leader politici europei, hanno inserito la ricerca e l’innovazione fra le priorità dell’agenda europea, facendone il punto centrale degli investimenti in crescita sostenibile ed occupazione. Il pacchetto imprime uno stimolo economico che dovrebbe creare 165 mila posti di lavoro. “Investire nella ricerca e nell’innovazione – afferma Maire Geoghegan-Quinn, Commissario Europeo per l’Innovazione – è l’unico modo intelligente e durevole nel tempo, per uscire dalla crisi e indirizzarsi verso una crescita sostenibile e socialmente equa. Mettiamo a disposizione di ricercatori ed innovatori una cifra consistente destinata a progetti di punta per affrontare le grandi sfide economiche e sociali”. Sarà possibile presentare richiesta di finanziamento nell’ambito del “VII Programma Quadro”, per un ampio spettro di aree politiche. Per fare un esempio, gli stanziamenti per la sanità, ammontano a 600 milioni di euro. Nella sola ricerca medica (circa 206 milioni), saranno destinati a test clinici sollecitati dai ricercatori, al fine di commercializzare più rapidamente nuovi medicinali. Un miliardo 200 milioni, sono destinati ad approfondire la ricerca TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), che consentiranno alla Commissione di rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea. Tra le prime sfide da affrontare: l’economica a basso tenore di carbonio, una società che invecchia, nonché impianti adattabili e sostenibili. Altri 90 milioni di euro, sono destinati nel 2011, al partenariato pubblico – privato per l’internet del futuro. Un altro miliardo e 300 milioni verranno assegnati a scienziati più creativi, selezionati dal Consiglio Europeo della Ricerca. Le borse per la mobilità di 7 mila ricercatori altamente qualificati, saranno erogate dalle “Azioni Marie Curie” per circa 770 milioni di euro. Le Pmi, ottengono una via privilegiata, in quanto costituiscono la spina dorsale dell’innovazione europea e rappresentano il 99% delle imprese europee. Si troveranno a disposizione circa 800 milioni da destinare a settori come: sanità, bioeconomia basata sulla conoscenza, l’ambiente, le nanotecnologie. La partecipazione delle piccole e medie imprese, dovrà rappresentare il 35% dello stanziamento complessivo per un determinato numero di settori.

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