UN INCONTRO DOPO 70 ANNI: LA FAMIGLIA BENVENUTO SI RIUNISCE PER CELEBRARE LE RADICI ED IL CORAGGIO DI UN EMIGRANTE

La "convention" dei Benvenuto!

Antonio Loiacono

In una calda sera d’agosto, la piccola cittadina di Scala Coeli è stata testimone di un evento che ha riunito passato e presente, radici e rami, in un abbraccio di famiglia carico di emozioni. La famiglia Benvenuto, discendente da un uomo che più di settant’anni fa lasciò la sua terra natale in Calabria per cercare fortuna in Argentina, si è ritrovata suggellando la ricongiunzione di due mondi lontani ma mai davvero separati.

La storia della famiglia Benvenuto inizia nel 1950, in un’Italia che, come una “signora matura” segnata dalla guerra, si stava rialzando con determinazione e speranza. In quegli anni di ricostruzione, in cui il paese cercava di lasciare alle spalle le cicatrici profonde del conflitto, molti italiani cercarono una nuova vita oltreoceano. Tra di loro, Benigno Benvenuto, un cittadino di Scala Coeli, partì per l’Argentina, accompagnando un compaesano con l’intenzione di ritornare presto. Ma la terra dei “tangheros”, con le sue promesse di opportunità e la speranza di un futuro migliore, lo trattenne, e così Benigno decise di restare, costruendo una nuova vita e famiglia a Buenos Aires.

Nel contesto dell’Argentina degli anni ’50, impegnata in un ambizioso progetto di colonizzazione agricola, l’arrivo di Benigno e di molti altri emigranti italiani contribuì a trasformare il paese. Tuttavia, come dimostrano i documenti dell’epoca, la discriminazione tra italiani del nord e del sud era palpabile già durante l’imbarco, e questa distinzione continuò anche una volta giunti in Argentina. Benigno, proveniente dal sud Italia, affrontò queste sfide con coraggio e resilienza, qualità che trasmise alla sua famiglia.

Settant’anni dopo, il 27 gennaio 2024, un altro membro della famiglia Benvenuto, Lucas, insieme a sua moglie Silvana ed ai loro figli, Julieta e Patricio, ha compiuto un atto di coraggio simile ma contrario a quello di suo nonno Benigno. Lasciando l’Argentina, “un posto molto lontano” come lo ha definito Papa Bergoglio, la famiglia Amuedo è sbarcata a Roma, alla ricerca di un nuovo inizio in Italia. Accolti dalle zie, Gennarina e Lucia che abitano in Toscana (le figlie di Benigno) hanno trovato casa e lavoro in questa terra che per loro è sia nuova che familiare.

Ma la storia non sarebbe completa senza l’incontro con l’ultimo zio rimasto in Calabria, Mauro Benvenuto. Il 12 agosto 2024, nella calda estate che volge al termine, i discendenti della famiglia Benvenuto si sono riuniti per una cena che è stata molto più di un semplice pasto. È stata la celebrazione di un’eredità comune, il ricordo di chi ha avuto il coraggio di partire e la gioia di ritrovarsi finalmente insieme.

Quella sera, attorno al tavolo, non c’erano solo piatti di cucina calabrese e racconti di vita vissuta tra due continenti. C’era la storia di una famiglia che, nonostante le distanze e le difficoltà, ha saputo mantenere vivo il legame con le proprie radici. Un legame che, come dimostra questa commovente riunione, è capace di resistere al tempo ed alle sfide della vita, mantenendo intatto il senso di appartenenza e di famiglia.

Questa cena, che sembrava impossibile solo qualche anno fa, è stata il simbolo di una famiglia che ha saputo ricostruirsi e ritrovarsi, celebrando non solo il passato, ma anche il futuro che, grazie al coraggio dei suoi membri, continua a guardare avanti con speranza.

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