UFFICI DI PROSSIMITÀ, RIVOLUZIONE SILENZIOSA: LA GIUSTIZIA BUSSA ALLE PORTE DI NUOVI COMUNI

MERCOLEDÌ 16 APRILE, A CASTROVILLARI, UN INCONTRO PER RACCONTARE IL NUOVO VOLTO DELLA GIUSTIZIA CALABRESE: MENO DISTANTE, PIÙ UMANA, DAVVERO AL SERVIZIO DEL CITTADINO

Tribunale di Castrovillari

Antonio Loiacono

In un tempo in cui la giustizia è spesso vissuta come distante, complessa e poco vicina ai bisogni reali delle persone, il Tribunale di Castrovillari sceglie di lanciare un segnale chiaro e coraggioso: avvicinare la giustizia ai cittadini, rendendola più accessibile, concreta e umana. Lo fa aprendo le porte in nuovi Comuni, portando la tutela dei diritti direttamente nei territori, là dove più si avverte il bisogno di presenza istituzionale e ascolto.

È questo il cuore del progetto “Uffici di Prossimità”, iniziativa nata su impulso del Ministero della Giustizia e a cui la Regione Calabria ha aderito con convinzione già nel luglio 2019. Un progetto che è già realtà in alcuni nostri territori (4 nella provincia di Cosenza e 25 in tutta la Calabria), forte di un finanziamento di oltre 1,7 milioni di euro, con l’obiettivo di portare la giustizia fuori dai Tribunali e dentro le comunità.

L’appuntamento per fare il punto sulle nuove “appendici giudiziarie” è fissato per mercoledì 16 aprile alle 15:30, presso il Palazzo di Giustizia di Castrovillari. A dare il benvenuto sarà il Presidente del Tribunale, Massimo Lento, seguito dagli interventi di alcune figure chiave del percorso:

il magistrato Vincenzo Di Pede;

Francesco Venneri, direttore del Coordinamento Progetti Strategici della Regione;

Alessandro Zanfino, AD di Fincalabra SpA, soggetto attuatore del progetto.

Sarà poi Paola Bianchi, responsabile per Fincalabra dei servizi alla PA e alle imprese, a illustrare tappe, obiettivi e impatto concreto degli Uffici di Prossimità calabresi, mentre Daniele D’Alessandro, vicedirettore della Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche dell’Università della Calabria, presenterà il percorso formativo dei referenti UdP, essenziale per garantire qualità e competenza negli sportelli.

La vera novità? Otto nuovi Uffici di Prossimità in provincia di Cosenza, pronti ad aprire le porte nei Comuni di Cariati, Cassano allo Ionio, Corigliano-Rossano, Crosia, Oriolo, Rocca Imperiale, San Sosti e Santa Sofia d’Epiro.

Questi si aggiungono agli sportelli già attivi nei comuni di Acri, Paterno Calabro, San Giovanni in Fiore e San Marco Argentano, allargando così una rete di servizi che porterà benefici tangibili soprattutto ai cittadini delle aree più periferiche o colpite dalla riduzione delle circoscrizioni giudiziarie.

Ma cosa faranno, in concreto, questi sportelli?

Gli Uffici di Prossimità offriranno:

-orientamento e consulenza giuridica su tutele, amministrazioni di sostegno e volontaria giurisdizione;

-modulistica ufficiale aggiornata;

-assistenza nella redazione di atti senza l’obbligo di un legale;

-invio telematico degli atti agli uffici giudiziari competenti.

Il risultato sarà duplice: miglior accesso per i cittadini, in particolare per le fasce più fragili, e meno pressione burocratica per i Tribunali, con ricorsi più corretti e meno affollamento negli uffici giudiziari.

Durante l’incontro interverranno anche i sindaci dei comuni coinvolti, portavoce delle aspettative dei territori:
Cataldo Minò, Giovanni Papasso, Flavio Stasi, Maria Teresa Aiello, Simona Colotta, Giuseppe Ranù, Vincenzo De Marco e Daniele Atanasio Sisca.

Le loro testimonianze racconteranno come questa iniziativa non sia solo un progetto amministrativo, ma una risposta concreta a bisogni reali.

In un tempo in cui le distanze – fisiche, sociali e istituzionali – sembrano allungarsi, gli Uffici di Prossimità rappresentano un ponte concreto tra le istituzioni e i cittadini. Non più un sistema giudiziario percepito come freddo e distante, ma una giustizia che ascolta, accoglie e accompagna, soprattutto chi ha meno strumenti per orientarsi nei percorsi legali.

La Regione Calabria, con coraggio e visione, sceglie di investire in prossimità, equità e dignità, restituendo alle comunità la possibilità di accedere ai propri diritti senza barriere. È questa la vera innovazione: una giustizia che non aspetta dietro una scrivania, ma che cammina tra la gente.

E se è vero che ogni diritto comincia dal riconoscimento della persona, allora questi nuovi sportelli non sono solo uffici: sono presìdi di umanità, legalità e fiducia. Esattamente dove servono di più.

 

 

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