TEATRO, DOMANI LE NUVOLE DI ARISTOFANE

TEATRO, DOMANI LE NUVOLE DI ARISTOFANE CONFLITTO TRA GENERAZIONI E INCERTEZZA SOCIETÀ SI CHIUDE LA POSITIVA STAGIONE TEATRALE CARIATESE CARIATI (CS), Mercoledì 7 Aprile 2010 – Dopo il successo di questi mesi, si chiude domani, GIOVEDÍ 8 Aprile, alle Ore 21, la prima stagione teatrale cariatese con la commedia “LE NUVOLE” di Aristofane. Il testo é stato tradotto da Letizia RUSSO, la regia è di Luca LATELLA. Lo spettacolo è interpretato da Marco CACCIOLA e Annibale PAVONE. Commedia senza tempo, “LE NUVOLE” racconta il perenne conflitto tra generazioni e l’incertezza di una società che ha smarrito il senso del giusto. Il tratto distintivo della commedia aristofanesca è il riferimento diretto a fatti che investono la vita sociale, le guerre e i processi di Atene. Ma l’originale è solo uno spunto in cui infilare un miscuglio di cabaret, di teatro nel teatro, di provocazioni futuristiche e concessioni verbali che risultano anacronistiche e spropositate. Le nuvole cominciano di notte: il gallo ha già cantato e la scena comincia a essere invasa da odori e colori della campagna che lentamente prende vita. Aristofane “dedica” a Socrate questa commedia e lo fa attraverso il personaggio di Strepsiade, di suo figlio Fidippide e di Socrate. Nel testo, Strepsiade rimpiange la vita semplice che conduceva prima del matrimonio con un’aristocratica, dalla quale ha avuto il figlio Fidippide. Costui ha ereditato dalla donna cattive abitudini e inclinazione al lusso. Così l’uomo cerca di convincere il figlio ad entrare nel pensatoio socratico, per apprendere la pratica e la dialettica. Questa commedia antica non mette in scena un personaggio ma l’icona di un personaggio, che ha nome Socrate e il luogo che lo ospita, il pensatoio, è il vero personaggio con il quale Strepsiade si deve confrontare.

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