SCALA COELI E LA SFIDA DELLA RINASCITA: PASQUALE TRIDICO ACCOLTO CON CALORE DAI RESIDENTI

Pasquale Tridico tra la sua gente

Antonio Loiacono

Il sentimento di “saudade” che permea ed avvolge Scala Coeli, il piccolo e suggestivo borgo calabrese in provincia di Cosenza, ha lasciato spazio questa mattina ad un’atmosfera di gioia e partecipazione collettiva. In un breve ritaglio di tempo, poco più di un’ora, il paese si è trasformato, abbracciando con calore e sincera emozione Pasquale Tridico, candidato capolista per il Parlamento Europeo nella circoscrizione Sud, per il Movimento 5 Stelle.

L’arrivo di Tridico è stato accolto con entusiasmo dalla comunità locale e dai rappresentati dei comuni limitrofi. Uomini e donne di tutte le età si sono riuniti per salutare e sostenere un candidato, figlio di questa terra, che sentono vicino alle proprie esigenze ed ai propri problemi. L’accoglienza è stata segnata da momenti di sincera commozione, dimostrando quanto la figura di Tridico sia apprezzata e rispettata.

Scala Coeli, come tanti altri piccoli centri del Mezzogiorno, rappresenta il cuore pulsante di un’Italia che spesso viene dimenticata. Le parole di Tridico durante il suo discorso hanno sottolineato l’importanza di queste comunità, ricordando che ogni voto conta e che ogni cittadino ha il diritto di sentirsi rappresentato ed ascoltato. Ha parlato della necessità di politiche che supportino lo sviluppo delle aree rurali, migliorando i servizi e le infrastrutture.

Per evitare il declino dei piccoli centri –ha ricordato Pasquale Tridico– è necessaria una visione politica che non dimentichi le aree interne. Attualmente, le priorità del governo sembrano orientate verso progetti grandiosi come la costruzione del Ponte sullo Stretto, un’opera dal costo esorbitante di 15 miliardi di euro, che molti considerano inutile rispetto alle esigenze immediate della Calabria e della Sicilia. La regione ha bisogno di infrastrutture e servizi di base, come strade migliori, ospedali e scuole, che migliorerebbero la qualità della vita e frenerebbero lo spopolamento

Tridico ha espresso con forza il suo impegno per il sud Italia e per la Calabria, in particolare. Ha parlato della sua visione per un’Europa più inclusiva, capace di offrire opportunità a tutti i suoi cittadini, senza lasciare indietro nessuno. Le sue parole hanno risuonato fortemente tra i presenti, che hanno visto in lui un portavoce delle loro speranze e delle loro aspirazioni.

La battaglia per mantenere i servizi essenziali nei piccoli centri è una sfida fondamentale per il futuro dell’Italia –ha proseguito Pasquale Tridico– È necessario un impegno politico forte ed una visione di lungo termine che riconosca l’importanza delle aree interne e garantisca pari diritti e opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono. Solo così si potrà evitare lo spopolamento e promuovere una vera rinascita dei borghi italiani.”

Dopo il discorso, Tridico ha preso il tempo di incontrare individualmente i cittadini, ascoltando le loro storie e le loro preoccupazioni. Questo gesto di vicinanza e attenzione ha ulteriormente rafforzato il legame tra il candidato e la comunità.

La politica deve tornare ad essere fatta tra la gente, con la gente” -chiosa Tridico- “ed è per questo che sono qui oggi“.

La visita di Pasquale Tridico a Scala Coeli è stata un momento di grande significato per la comunità locale. In un’ora, il sentimento del gusto romantico della solitudine, è stato sostituito dalla speranza e dall’orgoglio, grazie alla presenza di un candidato che ha saputo parlare al cuore delle persone.

Un esempio di resistenza e rinascita delle aree interne -ha concluso Pasquale Tridico- è rappresentato dal film di Antonio Albanese, girato in Abruzzo (“Un mondo a parte” – ndg) che racconta la storia di una scuola destinata alla chiusura per il basso numero di alunni. Questo film mette in luce la necessità di considerare le scuole non solo come un costo, ma come un diritto. Se una comunità perde la sua scuola, perde anche una parte vitale della sua identità e del suo futuro.

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