■Antonio Loiacono
C’è un’importante e crescente opposizione alla legge sull’autonomia differenziata, promossa da Roberto Calderoli, rappresentata dalla formazione di un Coordinamento tra le regioni dem (Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Campania) e M5S (Sardegna): una risposta decisa ad una normativa percepita come potenzialmente divisiva e dannosa.
Un aspetto significativo di tale “amalgama” è l’inclusività del progetto, che non si limita alle regioni di centrosinistra. Il coinvolgimento di Calabria e Basilicata, entrambe governate da Forza Italia, indica che le preoccupazioni riguardo alla legge trascendono le appartenenze politiche. Questo approccio consociativo rafforza la legittimità del Coordinamento e sottolinea l’urgenza di affrontare un problema che interessa diverse aree del paese.
Forse alla luce di una nuova Calabria, “trasversale” alle logiche partitiche, una delegazione del Movimento 5 Stelle calabrese, composta dalla deputata Anna Laura Orrico, dal consigliere regionale Davide Tavernise e dall’eurodeputato Pasquale Tridico, si è recentemente incontrata con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per discutere questioni cruciali riguardanti la regione. Durante l’incontro, sono emerse diverse emergenze sociali e ambientali che necessitano di risposte immediate e concrete da parte delle autorità.
I rappresentanti del M5S hanno sollevato numerose problematiche, tra cui la vertenza dei lavoratori Abramo, la situazione dei tirocinanti presso le amministrazioni locali e il mancato pagamento dei TFR a molti dipendenti dei consorzi di bonifica, ora parte di Calabria Verde. Queste situazioni rappresentano gravi criticità sociali che, se non affrontate prontamente, potrebbero portare a una crisi sociale significativa nella regione.
Oltre alle problematiche sociali, durante il confronto sono stati discussi temi riguardanti la bonifica degli ex impianti Eni a Crotone e la gestione della discarica di Melicuccà. Entrambi i siti presentano rischi ambientali che potrebbero causare danni permanenti alla popolazione se non gestiti correttamente. La delegazione del M5S ha inoltre portato all’attenzione la questione della discarica di Scala Coeli, attualmente sotto l’osservazione della Procura di Castrovillari, evidenziando la necessità di interventi immediati per prevenire un potenziale disastro ambientale.
Il dialogo tra il Movimento 5 Stelle e il presidente Occhiuto è stato definito “franco e diretto”, evidenziando la volontà di ottenere risposte precise e tempestive alle problematiche presentate. Vista la gravità delle questioni sollevate, i rappresentanti del M5S hanno sottolineato l’importanza di azioni rapide e mirate da parte delle istituzioni per evitare che le criticità diventino delle vere e proprie “bombe” sociali e ambientali.
Il Movimento 5 Stelle ha ribadito il suo impegno a vigilare sull’operato dell’amministrazione regionale, nell’interesse esclusivo della Calabria e dei suoi cittadini, al fine di garantire trasparenza, responsabilità e soluzioni efficaci per le sfide che la regione affronta. “Continueremo l’attività di attenzione e vigilanza sull’operato del presidente Occhiuto e della sua Giunta, nell’esclusivo interesse della Calabria e dei calabresi”, hanno dichiarato i rappresentanti del M5S.
L’incontro tra il Movimento 5 Stelle e il presidente Occhiuto rappresenta un importante passo verso la ricerca di soluzioni concrete per le questioni sociali e ambientali che affliggono la Calabria. La sinergia tra le istituzioni e la società civile è fondamentale per affrontare con successo le emergenze della regione, garantendo un avvenire più prospero e sicuro per tutti i suoi abitanti.
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