EUROPEI 2024: GEORGIA NELLA STORIA, UCRAINA NO. L’AEROPLANINO ATTERRA AGLI OTTAVI

– E come equilibrio, quasi incredibile quello di questo gruppo, dove un inedito scenario con tutti a pari punti vede infine beffata l’ Ucraina, nonostante il cuore, la Romania promossa come prima e al seguito Belgio e Slovacchia. In serata la Georgia entra nell’ epopea battendo il Portogallo e volando così agli ottavi di finale. La S è maiuscola, quella della Storia.

Ucraina – Belgio 0 – 0

– L’ Ucraina fallisce il suo appuntamento con la Storia solo per un milimetro, quello che manca alla sfera per superare la linea di porta a 7 minuti dal 90°, quando Ruslan Malinovskyi batte un corner insidioso che Casteels salva per un nulla. E’ quel “nulla” che vale tutto, però, porta un deludente Belgio agli ottavi e che adesso se la vedrà con l’altrettanto deludente Francia. Purtroppo l’Ucraina torna alla sua tragica realtà quotidiana extra calcio.

La partita inizia a ritmi compassati, l’ Ucraina sa che dovrà vincere, causa conteggi vari, il Belgio dovrebbe, considerata la differenza tecnica tra Diavoli Rossi e ucraini.

Ma via via che passano i minuti si capisce che non sarà così e anzi i primi 45 minuti si chiudono con poche occasioni:  un opaco Lukaku per il Belgio dopo 7 minuti e un’ altra per l’ Ucraina. Tuttavia, è proprio la nazionale del nostro calabrese Domenico Tedesco a subire. Qualcosa evidentemente non funziona nell’ ingranaggio pensato dal tecnico di Rossano, invece la ragnatela preparata da Rebrov regge bene e anzi nella ripresa, soprattutto verso la parte finale del match, prova a fare l’unica cosa logica: vincerla per passare il turno. Ma si sa, la Storia vera è spesso beffarda e nonostante i 4 punti si torna a casa, in una gran brutta realtà che viene descritta perfettamente da uno striscione dei tifosi ucraini fatto togliere, incomprensibilmente per chi scrive, dagli addetti dello stadio di Stoccarda. Per un Belgio spento e privo di idee ora ci sarà la Francia. Non è difficile prevedere come finirà: galletti ai quarti e un Belgio a fine ciclo che tornerà a casa.

Slovacchia – Romania 1 – 1

– In un girone inedito, come numeri, almeno in un campionato europeo, tutte le squadre arrivate alla pari in classifica, la spunta la Romania come prima. Anche grazie a quello che, con le orecchie a Stoccarda, si potrebbe definire un “biscotto”. Almeno un “biscottino”. Nella speranza che l’ Ucraina non battesse il Belgio, infatti, Slovacchia e Romania non si sono certo strappate le vesti e aggredite sul campo, anzi. Soprattutto nella fase finale dell’ incontro. Un match che, comunque, si è aperto con un bel gol di Ondrej Duda, che grazie ad uno stacco imperioso batte il portiere rumeno. Un gran bel gol per il calciatore dell’ Hellas Verona; in precedenza un’ occasione d’oro per gli slovacchi, che quindi meritano e legittimano il vantaggio. Ma passa poco più di una decina di minuti e grazie a un figlio d’arte, Ianis Hagi, erede calcistico del più grande talento rumeno di sempre, che si guadagna un rigore, la Romania trova un pareggio che vale il primo posto nel girore rispetto al più quotato Belgio.

Georgia – Portogallo 2 – 0

– Il 7 che non ti aspetti: Kvara. Il campione del Napoli dopo appena un minuto e mezzo la sblocca. I lusitani fanno un errore madornale in fase di impostazione, lancio in profondità per K7 che di sinitro batte Diogo Costa. La partita è appena iniziata e tutta Europa si domanda se la piccola Georgia reggerà contro i talenti portoghesi. Ebbene la risposta è sì, perché si giunge al giro di boa e Kvara & C.  restano avanti, seppur di misura. Alle soglie della mezz’ora, però, il Portogallo si sveglia con l’unico giocatore da 6 oggi in campo tra i portoghesi, è il figlio d’arte Francisco Conceicaio, che dà l’illusione del gol toccando l’esterno della rete. Si va al riposo e il risultato non cambia. La ripresa vede un Portogallo inizialmente padrone del campo, ma che concede anche ai georgiani le ripartenze. In una di queste l’ erroraccio del peggiore in campo, Antonio Silva, che atterra Lochoshvili, quest’ultimo esagerando rischia quasi un’ ammonizione per simulazione. Ma il VAR vede quel che c’è da vedere: il calcio c’è stato. Al di là dell’ esagerazione del giocatore georgiano. Sul dischetto della Storia va Georges Mikautadze e il rigore è perfetto, l’estremo difensore portoghese non ci arriva. Due a zero, il risultato non cambierà più. A Tbilisi stanotte non si dorme.

Repubblica Ceca – Turchia 1 – 2

– Quanta fatica, ma il nostro aereoplanino (Montella) plana agli ottavi di finale con la sua Turchia. Il primo tempo finisce a reti bianche, zero a zero, però un fatto cambierà tutto: la espulsione per doppia ammonizione di Barak. Nel secondo tempo, quindi, le cose si fanno facili per la squadra di Montella, ma non è esattamente così, perché se i turchi passano in vantaggio con il loro uomo simbolo, Calhanoglu, l’interista con un potente diagonale batte il portiere della Repubblica Ceca, poi subiscono anche il pari di Souceck al minuto 66. Solo al 4° minuto di recupero Tosun del Besiktas batte Kovar. La Ceca a casa, i turchi avanti.

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